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Una raccolta firme per ridurre gli stipendi dell'Ars

Ancora un'iniziativa delle Forchette Rotte, il movimento civico giovanile che non demorde nella lotta contro i privilegi dei politici siciliani

  • 13 settembre 2011

Parte sul web la petizione delle Forchette Rotte per la raccolta di un milione di firme per dimezzare gli stipendi dei deputati all'Ars. [cliccate qui per la petizione]
«Per uscire dalla crisi, i sacrifici non li dobbiamo fare solo noi! Firma e fai firmare la petizione online. Il movimento delle Forchette Rotte torna alla carica contro la "casta" e lancia una petizione con l'obbiettivo di raccogliere le firme per dimezzare le indennità dei deputati regionali siciliani. Su Facebook e Twitter inizia la raccolta di firme perché tutte le iniziative legislative per dimezzare il numero dei deputati regionali sono fallite», scrivono in una nota.

Il movimento giovanile ha cominciato la propria "missione" il 1 giugno 2011, recapitando oltre un migliaio di buste chiuse a politici, amministratori comunali, industriali e rappresentanti degli ordini professionali. Mittente anonimo e messaggio chiarissimo. Dentro la busta una forchetta spezzata e il messaggio: "I giovani siciliani si sono rotti. Col nostro futuro non ci mangia più nessuno".

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Dopo la prima iniziativa, due blitz informatici. Il primo messaggio di posta elettronica è stato inviato ai deputati regionali siciliani: "In Sicilia succede che i laureati con 110 e lode a 40 anni sono ancora disoccupati e alla Regione, grazie alla legge 104 in salsa siciliana, a 40 anni si è già super pensionati. Diciamo basta". Prima un attacco alle pensioni d'oro de deputati regionali, ora l'obbiettivo si sposta sul dimezzamento degli stipendi. La seconda mail è stata indirizzata ai rettori delle università sicule: Roberto Lagalla (Università degli studi di Palermo), Salvo Andò (Kore di Enna), Antonio Recca (Università degli studi di Catania) e Francesco Tomasello (Università degli studi di Messina). Nella cartolina telematica il messaggio: "I parenti salgono in cattedra e diventano docenti e i talenti prendono la valigia e diventano migranti - e prosegue - A questo modello diciamo basta e ai vertici dell'università siciliana diciamo che ci siamo rotti e che col nostro futuro non ci mangia più nessuno".

Per la raccolta sul web "L'obiettivo di un milione di firme - concludono - forse vi sembrerà un po' pretenzioso, ma siamo convinti che riusciremo a raggiungerlo e rimarrete tutti a bocca aperta", scrivono ancora le Forchette Rotte. Il movimento civico si era già mobilitato contro i prezzi irrisori per pranzi da pascià dei politici dell'isola, ottenendo un primo importante risultato: l'abolizione. La campagna mediatica era partita sempre su Internet. Dopo la pubblicazione del menu della buvette parlamentare a prezzi stracciati, era venuta fuori anche quella della Regione Siciliana: antipasto all'italiana 1,21 euro, spaghetti con vongole 1,85 euro, frittura di triglie 1,21 euro, insalata mista a 0,93 euro, macedonia a 1,13 euro per chiudere con un caffè espresso a 36 centesimi.

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