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X Stagione dello Zappalà, tra tradizione e innovazione

  • 26 settembre 2005

Il Teatro Franco Zappalà di Palermo (in via Autonomia Siciliana 125) dà vita quest’anno alla sua X Stagione teatrale, e nell’occasione di un compleanno così speciale, si riconferma una presenza viva e stimolante all’interno del panorama teatrale palermitano. Il Teatro Zappalà, infatti, porta avanti la tradizione del teatro dialettale, coniugando quest’ultima ad un’offerta estremamente nuova e variegata grazie alla collaborazione con attori non appartenenti alla compagnia, al cartellone misto per la presenza di compagnie esterne, ai diversi generi teatrali e grazie anche alla collaborazione con i colleghi attori palermitani. È così, infatti, che questo teatro ha costruito la sua storia ed ha acquisito sicurezza, costruendo un rapporto con il suo pubblico ed adeguandosi alle esigenze ed ai cambiamenti esterni e, con una buona dose di pazienza, umiltà e coraggio, è diventato grande. Insomma, l’attività del Teatro Zappalà è un sogno divenuto realtà con dei risultati che si apprezzano ancora di più perché raggiunti con impegno, sacrificio e professionalità. “Grazie per aver creduto in un sogno” un pensiero questo, che accompagnerà l’imminente decima stagione. Sta per iniziare, appunto,una nuova avventura, dove sogno e sfida continuano, per crescere e rischiare ancora. Ecco dunque che il cartellone di quest’anno si presenta estremamente ricco con quindici produzioni (di cui sette esterne e otto firmate Teatro Franco Zappalà), volti noti come quello di Lello Arena, Pamela Villoresi e Barbara Chiappini ed ancora testi di grande valore come quelli di De Filippo, Plauto e Capuana. La stagione si inaugurerà il giorno 11 novembre con “L’avvocato difensore” commedia in tre atti di Mario Morais, in scena fino al 20 novembre, in cui il rispetto dell’onore e della persona sarà il tema portante.

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Dal 25 novembre al 4 dicembre è di scena “Il morto assicurato” commedia brillante in due atti di Ferruccio Centonze. Protagonista il ragioniere Paletti che a causa delle disperate condizioni del dopoguerra si fingerà morto per intascare il premio assicurativo. A proposito di sfide, il teatro si cimenta nella produzione dell’operetta “La vedova allegra” di Victor Leon e Leon Stein con musiche di Franz Lehar in scena dal 16 al 18 dicembre. La regia è di Franco Zappalà, in scena la neonata Compagnia di operette Parsifal con i soprani Anita Venturi e Simona Martinetti e i tenori Giorgio Valenta e Luigi Paolucci, il corpo di ballo di Nancy e ventidue orchestrali diretti dal maestro Riccardo Scilipoti. Proseguendo, dal 13 al 15 gennaio è la volta della Compagnia Teatrando che presenta il musical di Turi Mancuso, “Orlando Pazzo”, per la regia di Tony Musumeci con Carmelo Cannavò e Nicola Diodati. In essa vedremo la ribellione dei pupi, non più pezzi di legno ma soggetti animati dotati di una propria personalità. Dal 20 al 29 gennaio torna una produzione Zappalà con “Tre pecore viziose”, commedia in tre atti di Edoardo Scarpetta e rielaborazione di Franco Zappalà. Rilevante in essa il ruolo di Beatrice che tiene sotto la sua ala protettrice gli uomini di casa: il marito, il fratello e il nipote. La regia è di Nino Zappalà. Nei giorni 3, 4 e 5 febbraio è di scena il cabaret di Livigni & Livigni con “Niente di personale”, mentre dal 10 al 12 febbraio la Compagnia dell’Oniro presenta “Cin Cin Là” operetta di Lombardo e Ranzato con Eduardo Guarnera e Pippo Santonastaso; la regia è di Stefano Salvatori, dirigerà l’orchestra il maestro Fabrizio Bugani. Dal 17 al 26 febbraio una commedia in tre atti di Franco Zappalà, per la regia di Nino, “Onorevole? E picchì?”, protagonista il professor Lentini che non si lascerà tentare dalle moine degli esponenti di spicco delle due correnti politiche del paese.

Dal 3 al 5 marzo ritorna la rivista di Gino Rivieccio in “Scanzonando” di Dino e Gustavo Verde, con Barbara Chiappini, Vito Cesareo e Antonio Miele. In essa si vuol restituire alla satira quella eleganza e raffinatezza spesso travolte dal cattivo gusto e dall’insulto. Dal 10 al 12 marzo va di scena la prosa con la Cooperativa Teatro Artigiano che presenta “Un grande grido d’amore” di Josiane Balasko con Pamela Villoresi e Pietro Longhi. Un esempio di teatro nel teatro in cui gli attori recitano appunto nel ruolo di attori. Dal 17 marzo al 2 aprile, questa volta per tre settimane, Sergio Vespertino e Paride Benassai presentano “Aspettando Palermo”, storia di due barboni che attendono l’arrivo di Palermo; dal 21 al 30 aprile tornano gli Zappalà con il teatro di Eduardo De Filippo de “Il Sindaco del rione sanità”, ovvero il boss del quartiere che amministra la giustizia secondo il proprio criterio. Dal 5 al 7 maggio sempre Franco Zappalà, che ne ha scritto la trama, con la Compagnia Parsifal metterà in scena la rivista musicale “Carosello napoletano”, un percorso sulla riscoperta di Napoli che ha come protagonista Pulcinella. In scena lo stesso cast de “La vedova allegra”. Dal 12 al 14 maggio l’Ente autonomo Antonio De Curtis, con Lello Arena, presenta “Due gemelli, mille guai-I menecmi” di Tito Maccio Plauto in scena anche Vito Cesareo e Antonio Miele. Chiude il variegato cartellone “I fratelli Ficicchia” commedia in quattro atti di Luigi Capuana e rielaborazione di Franco Zappalà, in scena dal 19 al 28 maggio, che narra delle beghe tra due fratelli. La regia è di Nino Zappalà. Ricordando che è già aperta la campagna abbonamenti, va detto che una delle novità di quest’anno è data dal fatto che le produzioni interne saranno in scena per due settimane, e non tre come in passato, e comprenderanno anche il venerdì. Il botteghino osserverà i seguenti orari 9/13.30 e 16/19.30 e nei festivi 10/13. Per informazioni telefonare allo 091.362764 oppure 091.543380.

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