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Per il Ponte Oreto c'è una nuova data: si parte dai marciapiedi, quando iniziano i lavori

Che il 2024 sia l'anno buono anche per il Ponte Oreto, che da troppo tempo attende di essere ristrutturato. Un'opera indispensabile: i dettagli sugli interventi

Anna Sampino
Giornalista
  • 4 gennaio 2024

Ponte Oreto (foto di Dario Chinnici)

Che il 2024 sia l'anno buono anche per il Ponte Oreto? Il cantiere dovrebbe partire in primavera ma già a febbraio si inizierà a lavorare sulla messa in sicurezza dei marciapiedi.

L'opera, dal costo complessivo di 6 milioni di euro, prevede il restauro architettonico, il rifacimento del sistema di smaltimento acque meteoriche, opere stradali e il risanamento e miglioramento strutturale del Ponte. Interventi attesi addirittura dal 2009 e che adesso, dopo 15 anni, dovrebbero essere messi (finalmente) in cantiere.

«In primavera avranno inizio i lavori di messa in sicurezza del Ponte Oreto, un'opera indispensabile e attesa da tanti anni. Basti pensare che il primo finanziamento risale al 2009 - ha dichiarato a Balarm l'assessore ai Lavori Pubblici Totò Orlando -.

Circa 3,8 milioni di euro oggi non più bastevoli e solo dopo aver reperito un ulteriore finanziamento di 2,4 milioni, questa amministrazione ha potuto concludere l’iter dell’appalto».
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In primavera, dunque, partono gli interventi per il restauro dell'intera opera; ma intanto tra qualche settimana, entro febbraio, prenderanno il via quelli per mettere in sicurezza i marciapiedi e le balaustre.

«Si tratta di un risultato storico che inseguiamo da anni e che oggi, grazie al sindaco Roberto Lagalla e all'assessore Totò Orlando, finalmente è a portata di mano - dichiara Dario Chinnici, capogruppo di Lavoriamo per Palermo - Il ponte non chiuderà mai completamente e la maggior parte degli interventi si svolgerà al di sotto, anche se qualche disagio ci sarà.

Mettere in sicurezza il ponte però è urgente - aggiunge -, anzi urgentissimo, e con l'amministrazione studieremo le soluzioni migliori per ridurre al minimo i disagi. Fondamentale sarà il rispetto dei tempi del cantiere e su questo saremo vigili, non faremo sconti: una volta finiti, avremo finalmente un ponte sicuro e le buche, le balaustre rotte, i marciapiedi divelti saranno solo un ricordo».

I lavori sarebbero dovuti partire l'estate scorsa tanto che a febbraio 2023 si è tenuta la prima gara con cui è stata scelta la ditta esecutrice degli interventi (la Cantieri Edili di Favara) con previsione di inizio cantiere l'estate successiva. Nel frattempo però è emerso un problema tecnico-burocratico, ossia la necessità di aggiornare il progetto di fattibiilità, fermo appunto al 2009, in relazione anche all'aumento dei prezzi registrato durante questi anni.

Ecco perchè il Comune ha dovuto pubblicare un ulteriore bando per l'affidamento della progettazione esecutiva (l'appalto è stato affidato alla Sering Ingegneria), dove peraltro dovrà essere inserito anche il piano di viabilità temporaneo da adottare durante la fase dei lavori. Un aspetto, quest'ultimo, non di poco conto considerato che si tratta di via Oreto, una strada già molto trafficata.

Gli interventi di recupero sono però necessari. Il ponte attualmente "taglia" in due via Oreto da quando, proprio a causa del rischio cedimenti, nel 2021, è stato interdetto il passaggio ai mezzi pesanti, come bus, pullman e camion costretti a deviare e proseguire su via Buonriposo, andando ad appesantire il traffico in un'altra zona problematica, quella del Ponte dell'Ammiraglio-Corso dei Mille.

Come già più volte ribadito dagli uffici del Comune, non si prevede la chiusura totale del ponte ma certamente per consentire agli operai di lavorare, saranno necessari restringimenti e chiusure alternate di una corsia per volta, probabilmente facendo ricorso a un impianto semaforico per gestire la viabilità.

«Si tratta di un intervento che la città aspettava da tanti anni - dichiara il consigliere comunale di M5s Antonino Randazzo -. Sono lavori necessari e urgenti ma che inevitabilmente avranno ripercussioni sul traffico. Per questo, come ho già fatto nei mesi scorsi, continuo a chiedere l’installazione di un secondo Ponte Bailey in via Guadagna, accanto a quello già esistente e consentire così il doppio senso di marcia. Una soluzione indispensabile per fare defluire il grande flusso di auto».

Una volta avviato il cantiere si lavorerà sia sopra che sotto il ponte. L’intervento prevede infatti il rifacimento delle pavimentazioni stradali e pedonali, dunque corsie e marciapiedi su entrambi i lati del ponte; così pure è previsto il risanamento di tutti gli elementi lineari (pilastri, travi, controventi).

Ma soprattutto verrà rifatto il sistema di smaltimento delle acque meteoriche, il cui cattivo funzionamento è una delle più importanti cause di degrado delle strutture portanti. Insomma, un'opera sostanzialmente strutturale, a cui si aggiunge anche il recupero storico della facciata.
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