Da lunedì 17 maggio, infatti, la regione dice addio alla zona arancione in cui è stata relegata dallo scorso 15 marzo e in cui è rimasta bloccata per più di due mesi.
Ad annunciare il passaggio è stato, attraverso il profilo Facebook, il presidente Musumeci.
«Ho appena sentito il ministro della Salute Roberto Speranza, che sta per firmare il relativo decreto. Dopo tante sofferenze si torna finalmente a respirare e provo gioia soprattutto per gli operatori economici, coloro cioè che più hanno finora sofferto.
Teniamoci caro questo risultato - ha scritto ancora -, con senso di responsabilità e con il rispetto verso le norme di prevenzione. La battaglia finale si vince solo quando tutti i siciliani si saranno accostati al vaccino».
Un via libera che porterà alle prime riaperture proprio in concomitanza con l'inizio della stagione balneare. A Mondello sono iniziati i lavori per l’allestimento delle strutture e la società Italo-Belga, che gestisce buona parte del lungomare, ha cerchiato in rosso la data di lunedì 17 come inizio ufficiale della stagione.
Intanto, con i dati epidemiologici in netto miglioramento, la Sicilia ha un nuovo cruciale obiettivo: far decollare la campagna vaccinale.
Si amplia infatti il target e già da lunedì 17 possono prenotarsi per il vaccino anti-Covid anche i quarantenni, che rientrano nel range dei soggetti nati tra il 1972 e il 1981.
Intanto, rispolveriamo la memoria ricordando le regole valide in zona gialla su spostamenti, attività e riaperture.
Con l'ingresso in zona gialla sono sempre consentiti gli spostamenti in entrata e in uscita dal territori. Fino al 15 giugno, però, è possibile tra le 5 e le 22 un solo spostamento una volta al giorno verso un’abitazione privata, in un massimo di 4 persone oltre ai minorenni sui quali si esercita la responsabilità genitoriale.
Con i negozi già aperti, via libera anche a ristoranti, bar, pub, gelaterie, pasticcerie «con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena» nel rispetto degli orari del coprifuoco (che dovrebbe slittare alle 23) e dei protocolli di sicurezza.
L’apertura dei locali al chiuso, solo a pranzo, al momento è invece fissata dal decreto all'1 giugno. Senza limiti orari, infine, la ristorazione negli alberghi e nelle strutture ricettive.
Riaprono i musei e sarà possibile assistere agli spettacoli in sale teatrali, sale da concerto, cinema, live club e in altri locali o spazi anche all’aperto. È obbligatoria la prenotazione dei posti a sedere e il rispetto di un metro di distanza tra gli spettatori (ad eccezione dei conviventi).
La capienza non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata e comunque non possono esserci più di mille spettatori all’aperto e 500 al chiuso. Si torna a fare qualsiasi tipo di sport all’aperto, anche di squadra e di contatto, ma senza poter utilizzare gli spogliatoi. Riaprono le piscine all'aperto mentre per le palestre bisognerà aspettare l'1 giugno.
Restano invece vietate tutte le attività in sale da ballo, discoteche e le feste private. Anche i lidi potranno aprire al pubblico con all’avvio della stagione balneare.