Una versione "sicilianizzata" della tragedia di Eschilo, "Le Supplici" quella che va in scena il 17 agosto, alle 19.30 sul palco del Teatro Antico di Morgantina.
A interpretarlo Moni Ovadia e Mario Incudine nella traduzione di Guido Paduano: il risultato è un'opera corale e colorata che interpreta lo spirito dei popoli del Mediterraneo. Un'opera musicale dal “sapore” pop, cantata in siciliano e greco moderno, ricca di contenuti politici.
Si tratta di uno spettacolo a cura di Taormina Arte che fa parte del cartellone Anfiteatro Sicilia (visualizza articolo di approfonfimento).
Tra i temi affrontati alcuni sono molto attuali, come il no alla violenza sulle donne e l'antica accoglienza dei popoli del Mediterraneo davanti a tutto, con un chiaro riferimento alle tragedie del mare.
Fu rappresentata per la prima volta al teatro di Dioniso in Atene, probabilmente nel 463 a.C. Moni Ovadia e Mario Incudine l'hanno riadattata ai giorni nostri trasformandola in un'opera che rompe col passato, abbandonando i colori tetri per lasciare spazio a un lavoro colorato e allegro pur nella serietà degli argomenti trattati.
Eschilo in scena con temi attuali: violenza e migrazione ne "Le Supplici" a Morgantina
Il musicista Mario Incudine