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Caos in via Crispi: il Comune ricorre a un'altra delibera

Continuano i giorni di caos per la chiusura parziale di via Crispi e l'ufficio Mobilità del Comune emette una nuova delibera per regolamentare gli itinerari di accesso al porto

  • 4 settembre 2016

Nonostante le continue proteste da parte dei cittadini sui social dovute alle limitazioni alla circolazione del traffico in città, continuano i giorni di caos per la chiusura di via Crispi a monte.

Ed ecco che, ancora una volta, il Comune corre ai ripari: non ci saranno dietrofront per quel che riguarda la riapertura al traffico della strada che costeggia il porto ma, a partire da mercoledì 7 settembre, per smaltire il traffico negli orari d'imbarco, saranno aperti tre nuovi varchi al porto.

Questo è quanto previsto da un'ordinanza emessa dall'ufficio Mobilità del Comune per regolamentare gli itinerari di accesso all'area portuale. Il contenuto della delibera è il risultato di un incontro, tenutosi lo scorso 2 settembre presso la Questura di Palermo, alla presenza di esponenti dell'Autorità portuale, della Capitaneria di Porto del Comune di Palermo, del Comando di Polizia Municipale e del Comune di Palermo, nella persona del vicesindaco Emilio Arcuri.

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Obiettivo dell'incontro era proprio quello di verificare quali interventi potessero essere attuati per coordinare la necessità di sicurezza delle infrastrutture e del trasporto marittimi con l'esigenza di fluidificazione del traffico veicolare nella zona portuale.

In particolare, la delibera prevede la chiusura di entrambi gli accessi all'area portuale siti lungo via Francesco Crispi, consentendo l'accesso dei mezzi pesanti dal varco sito lungo via Filippo Patti e l'accesso degli autoveicoli dai varchi siti in via dell'Arsenale e il prolungamento di via Mariano Stabile, a valle della via Crispi.

Nel caso in cui la viabilità pubblica non fosse in grado di sostenere l'accodamento dei veicoli provocando rallentamenti dei flussi veicolari, sarà prevista la creazione di un'area di accumulo di emergenza, all'interno dell'area portuale.

Intanto, non si placano le proteste dei commercianti per il cantiere di lavoro all'interno dell'ampia area recintata dell'ultimo tratto di via Emerico Amari. Sulla problematica è intervenuta più volte l'associazione Cantieri Amari, un gruppo di negozianti attivi nell'area 4 del cantiere dell'anello ferroviario di Palermo.

Facendosi portavoce dei disagi accusati dai commercianti della zona, Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, dichiara: «Da oltre un anno chiediamo tempi certi e la possibilità di prevedere indennizzi in favore degli esercenti che si trovano in prossimità di questi cantieri. Ci sembra che ad oggi nessuna di queste richieste abbia trovato accoglimento. Chiediamo il rispetto di coloro che vedono calpestati i propri diritti di fare impresa e che versano in una preoccupante e grave situazione.»

La situazione di caos in città è destinata a durare ancora a lungo, richiede tanta pazienza agli automobilisti e vessa l'economia della zona. Chissà che in futuro tutti questi sacrifici possano essere ripagati da una città più vivibile e con più servizi.

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