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Fondazione Sicilia: Bonsignore eletto nuovo presidente

Rinnovate tutte le cariche dirigenziali della Fondazione Sicilia: l'avvocato Raffaele Bonsignore è il nuovo presidente, il professore Puglisi nominato presidente emerito

  • 2 giugno 2016

Cambiano i vertici della Fondazione Sicilia, uno degli enti più facoltosi di tutto il Sud d'Italia, dal 2005 è stato guidato dal professore Giovanni Puglisi, influente protagonista della vita culturale siciliana.

Per il quadriennio 2016/2019 è stato nominato nuovo presidente l'avvocato Raffaele Bonsignore, già segretario generale della Fondazione dal 2010 e membro del comitato direttivo della Fondazione Centro Siciliano di Studi sulla Giustizia, nonché vice presidente del Cda del Cerisdi e consigliere dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.

Oltre alla carica di presidente è stato eletto il nuovo segretario generale, l'avvocato Guido Gianferrera, il vicepresidente del Consiglio di Amministrazione, Salvatore Carrubba, e gli altri ruoli che hanno rinnovato tutti gli incarichi della dirigenza.

Una nomina, quella di Bonsignore, che premia la linea della continuità istituzionale e che negli ultimi anni ha visto il patrimonio della Fondazione accrescersi notevolmente: con le acquisizioni di Palazzo Branciforte - restaurato nel 2013 da Gae Aulenti e inaugurato dall'allora Capo dello Stato, Giorgio Napolitano - e di Villa Zito, la Fondazione può iscrivere nel proprio bilancio più di cento milioni di euro.

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«La Fondazione Sicilia continuerà a contribuire allo sviluppo del territorio della nostra regione, così come ha fatto in questi anni. Mi sento di rivolgere - dichiara Bonsignore - un ringraziamento istituzionale e anche personale al Professore Puglisi, per il grande lavoro di sviluppo a cui sono onorato di avere partecipato a suo fianco».

Il professore Giovanni Puglisi, che fra i suoi incarichi ricopre quello di rettore dell'univerisità "Kore" di Enna, di presidente della Società Siciliana per la Storia Patria oltre ad essere membro di numerosi consigli di amministrazione e aver ricevuto nomine bipartisan (assessore alla cultura con l'ex sindaco Cammarata e presidente della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco sia con il governo Berlusconi che con quelli di Prodi e di Monti), non lascerà comunque i vertici della Fondazione Sicilia, grazie alla carica di presidente emerito ricevuta dall'attuale Consiglio.

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