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I pupi di Mimmo Cuticchio nel tempio di Selinunte

Le suggestioni di un passato eroico prendono forma con "La macchina dei Sogni" di Mimmo Cuticchio grazie all'incanto teatrale e alla magia del tempio di Selinunte

  • 25 luglio 2012

Tra le rovine di un’antica città greca nella costa sud occidentale della Sicilia, a Selinunte, sorge il Tempio di Hera che, tra mistiche rimembranze e profumo di un tempo che fu, rievoca attimi, storie, profumi e costumi di un passato che identifica il senso stesso dei volti siciliani. E a prendere in mano questo importante scrigno d'identità ci pensa il maestro dei pupi Mimmo Cuticchio che, per la ventinovesima edizione, porta sul palco “La Macchina dei Sogni”, questa volta tra le rovine di Selinunte, per un festival di teatro di figura e narrazione nei giorni del 2, 3 e 4 agosto, poco prima del tramonto.

Un vero e proprio “arsenale delle apparizioni” popolato da dei alteri e bizzosi, cuntisti e narratori, insieme ai pupi guerrieri, quelli del maestro Mimmo Cuticchio, puparo e cuntista di professione, nel pieno rispetto delle regole della tradizione ereditata dal padre ed universalmente riconosciuto come supremo rappresentante dell’Opera dei pupi, quelle marionette che ad oggi rientrano nel patrimonio orale e immateriale dell’umanità dell’UNESCO. Il maestro ha sviluppato e affinato la sua esperienza nel teatro contemporaneo ed ha sperimentato durante la vita nuove forme di rappresentazione e di linguaggi. Fino ad oggi, in cui la sua conoscenza intima del teatro traghetta fino al Tempio E in un progetto intitolato Racconti figurati tra le rovine di Selinunte, in cui verrà proposto un connubio originale fra la forma epica greca e l’oralità del cunto, in un viaggio itinerante di grande suggestione visiva e di forte impatto espressivo.

I narratori-sacerdoti racconteranno le vicende umane e saranno aiutati dai pupi, mentre gli dei, che governano i destini dell’uomo, in una metafora quasi contemporanea, narreranno la storia dal loro punto di vista. Così, tra uomini, cantastorie e pupi, prende vita una parte dell’Iliade riadattata in chiave mediterranea per affrontare i problemi di un territorio mediante una grande forza narrativa nel sito archeologico di Selinunte che, secondo una linea interdisciplinare, tende a coniugare l’arte anticha e le arti e l’architettura contemporanea, come specifica la stessa Caterina Greco, direttore del parco e delle Cave di Cusa “Vincenzo Cusa”.

Nel rispetto assoluto della zona archeologica, il pubblico assisterà alle azioni teatrali da diverse prospettive. Tra le colonne, il basamento e i massi, si realizzerà un vero e proprio evento unico cucito addosso al tempio di Selinunte, completo di figurazioni scenografiche e installazioni, in una rappresentazione suggestiva che prenderà vita intorno alle 18.30 per sfruttare la luce naturale del sole, confacendosi in pieno all’antica tradizione del teatro greco. Si tratta di «Una contaminazione tra generi per far vivere l’interdisciplinarietà del parco - come dichiara la stessa Caterina Greco -. I fili della cultura - prosegue - si intrecciano e si incrociano, tra passato e presente, fino a ritrovarsi di nuovo, recuperando così la classicità della tradizionale oralità omerica attraverso la pratica del cunto».

Un percorso di auto riflessione attraverso il testo capillare dell’epica greca, l’Iliade che, nel teatro del maestro Cuticchio, assurge a testo-pretesto per narrare la storia di Selinunte attraverso le gesta degli antichi eroi. Si parte dalla pestilenza in campo greco e dal rapimento di Elena da parte di Paride, dell’ira di Achille e dei lutti degli Achei, fino alla distruzione di Troia. Tra gli artisti, Alfio Antico, Paolo Buggiani, Giacomo Cuticchio, Mario Crispi, Giovanni Guarino, Bruno Leone, Paola Pace e Fulvio Verna. Come racconta Mimmo Cuticchio: «La macchina dei sogni, nonostante sia giunta alla 29° edizione, è come un bambino che nasce ogni volta, come se il pubblico assistesse sempre ad una prima. È un articolato mosaico con molte tessere - continua - e noi, con l’ausilio della parola e dell’incanto teatrale, accompagneremo gli spettatori in un viaggio nella storia e nel mito, con la complicità della magia di questo luogo».

Gli spettacoli andranno in scena il 2, 3 e 4 agosto dalle 18.30, per una rappresentazione della durata di circa 2 ore. Il biglietto ha un costo di 15 euro l’intero, mentre di 10 euro ad un prezzo ridotto.

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