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L'Arpa avvisa Palermo: aria inquinata, salute a rischio

Preoccupanti i dati dell’ARPA sull’emissione di gas e polveri sottili nell’area urbana di Palermo. Il 12 maggio l’incontro con il Comune e la Regione alla ricerca di soluzioni

  • 6 maggio 2016

A Palermo si torna a parlare di inquinamento: una piaga che sembrava aver preso la via della guarigione quando, nel 2001, furono prese le prime misure contenitive: la progressiva introduzione dei veicoli rispettosi della normativa comunitaria e le limitazioni all’uso di combustibili più inquinanti alle navi in sosta al porto e ai mezzi pesanti.

I dati tornano però ad essere preoccupanti: i parametri rilevati dall’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) e dalla Rap (Risorse Ambiente Palermo) mostrano che è ancora altissima la concentrazione di agenti inquinanti gravosi per la salute.

È cresciuta, e continua a crescere in modo costante la presenza nell'aria delle cosiddette "polveri sottili" e del biossido di azoto, sostanze che mettono seriamente a rischio la salute dei cittadini, danneggiando irreparabilmente le mucose e l’apparato respiratorio.

L’Arpa individua nel trasporto stradale cittadino la principale causa di inquinamento - automobili e veicoli pesanti, con netta prevalenza dei motori a diesel, produrrebbero il maggior numero di agenti inquinanti (dal 10% degli ossidi di zolfo al 74% per gli ossidi di azoto) – seguito dagli impianti combustibili di riscaldamento.

Proprio in riferimento a questi dati l’Arpa, il Comune di Palermo e alla Regione Siciliana, hanno riconosciuto l’esigenza di programmare un incontro il 12 maggio per discutere di soluzioni a breve, medio e lungo termine, che contribuiscano a contrastare il problema dell’inquinamento, portando di nuovo tutti i parametri entro i limiti previsti dalla legge.

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