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"Lampedusa beach": Lina Prosa alla Comédie française

Lina Prosa, drammaturga palermitana, varca con il suo "Lampedusa Beach" le porte dello Studio Theatre Comédie Française, il prestigioso teatro di Parigi

  • 8 aprile 2013

Il naufragio è stato totale
Ma è stato di una semplicità assoluta
Lo sai perché ? Non c’è stata tempesta.
Non c’è stata lotta, resistenza.
Nessuna manovra di perizia marinara.
Nessuna chiamata di capitano.
Nessun avviso.
Nessuna campanella.
Non c’è stato innalzamento di onda.
Niente che riguardasse il mare.
Il mare è innocente


L'anima di un autore è il luogo dove scoppia la forza dell'arte. Con quanta delicatezza, poi, nell'essenza artistica, possano prendere posto le proprie origini è indicibile, ma non inimmaginabile. Davvero brava nel raccontarlo è la drammaturga siciliana Lina Prosa, diventata la prima autrice italiana a portare in scena nel prestigioso teatro parigino Comédie-Française un suo testo, "Lampedusa Beach", che racconta del dramma dell'immigrazione proprio sulle spiagge di quella che è una delle più belle isole siciliane.

La drammaturga, che vive ed opera a Palermo, dirigendo il Teatro Studio Attrice/Non del Progetto Amazzone in collaborazione con Anna Barbera, è in scena allo Studio-Théâtre-Comédie Française e vi rimarrà fino a domenica 28 aprile. "Lampedusa Beach", tradotto in francese da Jean-Paul Manganaro, vede alla regia Christian Benedetti e racconta il naufragio vicino alle coste di Lampedusa di Shauba, una migrante africana. Un testo forte, drammatico, intenso. Un testo che comincia con il naufragio e finisce con l'arrivo del corpo di Shauba sul fondale, passando per un commovente percorso di memorie, di sentimenti ed emozioni.

Uno spettacolo che ha richiesto grande preparazione: fortemente voluta è stata la partecipazione di Jennifer Decker, una talentuosa attrice che ha trasmettere l'esperienza del viaggio, dell'apnea, dellla forza delle speranze. La Decker è stata inoltre all'altezza di un testo premiato e amato nel contesto nazionale e internazionale: pubblicato in Francia dalle Edizioni “Les Solitaires Intempestifs”, trasmesso da France-Culture nella lettura di Leonie Simaga, pubblicato sulla rivista newyorkese “The American Reader”, vincitore del “Premio Annalisa Scafi” per il Teatro Civile e del “Premio Anima” per la crescita di una coscienza etica, Lampedusa Beach è certo uno spettacolo dal forte valore culturale.

Un'opera curata, amata, studiata. Un'opera che ha fatto sì che Lina Prosa si sia trovata a prendere posto accanto a Moliere, Carlo Goldoni, Gabriele D’Annunzio, Pier Paolo Pasolini, Dario Fo, Spiro Scimone e Fausto Paravidino, tutti italiani eccellenti entrati in scena in quello che è uno dei teatri più antichi e rinomati d'Europa. Uno spettacolo da vedere, per chi si troverà nella capitale francese, con un pizzico d'orgoglio. Italiano, si. Femminile, anche: Lina Prosa è la prima donna invitata sul palco, a raccontare per altro la storia di un'altra donna. Ma anche e soprattutto siciliano. Come le sue origini.

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