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"Movimenti Urbani", se ne parla al Montevergini

Recuperare gli spazi aperti della città e reinventarli come luogo di arte ed esibizione, attraverso momenti del corpo. Da una idea di Alessandra Luberti

  • 30 settembre 2011

Nuove frontiere della danza dell’arte e dello spettacolo. Non più spazi chiusi e limitati, ma alla riscoperta di una dimensione più ampia. Venerdì 30 settembre alle 19, presso l’Atelier Montevergini di Palermo ci sarà l’incontro conclusivo sulla rassegna “Movimenti Urbani”. Si tratta di un progetto promosso dal ministero della Gioventù e a cui hanno aderito sei regioni: Sicilia, Sardegna, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Trentino, con l’obiettivo di recuperare gli spazi aperti della città e reinventarli come luogo di arte ed esibizione, proprio attraverso nuovi momenti del corpo.

«L’idea è quella di ridisegnare, attraverso la danza, la percezione dei luoghi - dice Alessandra Luberti, coreografa, nonchè coordinatrice e direttrice di Movimenti Urbani - di svelare aspetti nuovi, come la contaminazione tra il tessuto urbano e il pubblico». Proprio gli spettatori, in questa circostanza, sono stati chiamati ad interagire direttamente con gli artisti che durante la manifestazione si sono esibiti nelle aree più trafficate e vivaci di Palermo come piazza Verdi, piazza marina, il mercato della Vucciria e ancora sulla scalinata delle Poste centrali. Nel corso della serata verrà proiettato il docu-video realizzato da Peppino Sciortino e Filippo Pecoraino l’anno scorso. Oltre ad Alessandra Luberti e a Massimo Carosi, direttore artistico di Danza Urbana Bologna, è attesa anche la partecipazione di Eugenia Casini Ropa, fondatrice della rivista universitaria di studi on-line "Danza e Ricerca", e presidente dell’associazione nazionale danza educazione scuola.

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