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"PanormVs Street Food", il cibo da strada diventa brand

All'interno del contesto di identificazione socio-culturale lanciato con la promozione del brand "PanormVs" rientra anche il cibo da strada, come patrimonio palermitano

  • 12 agosto 2013

E dunque si spalanchino le porte al marchio "PanormVs", e dal basso delle strade l'invocazione laica "Viva Palermo e il Genio" cominci pure ad avanzare. Avevamo già parlato della decisione di mettere un brand ai prodotti del capoluogo siciliano che richiamasse al patrono non religioso della città, ma oggi più che mai la questione si fa incisiva, perché va a coprire uno - anzi, alcuni - dei prodotti più significativi del palermitano: i cibi di strada.

Preparatevi dunque a trovare in giro il marchio "Panormvs street food": orde di arancine, panelle, panini con milza perfettamente etichettati, vassoi di cannoli con la faccia ghignante del Genio stampata sopra, e chissà, magari stigghiole arrostite ma ben identificate in un contesto cittadino che ne farà vanto e gloria. E a chi pensa che si tratti solo di una questione d'immagine, bisognerà dare picche: l'assessore alle attività produttive Marco Di Marco ha infatti deciso di utilizzare una dicitura ben precisa: "STG".

Perché il cibo da strada palermitano è un vero e proprio patrimonio culturale, e con la sigla in questione si sottolineerà la sua preziosità. La sigla "STG" significa "specialità tradizionale garantita", e andrà ad affiancare il già approvato marchio "Panormus - Street Food". Con queste tre lettere s'intenderà sottolineare il fatto che il prodotto che tanto il turista quanto il cittadino andranno a consumare sarà sempre e comunque di origine europea e sarà sempre e comunque caratterizzato da composizioni o metodi di produzione tradizionali.

La siglatura avrà per altro due ruoli fondamentali nei confronti del prodotto: quello di comunicare al consumatore le sue origini e quella di tutelare la sua immagine e quella della città. Tra i prodotti sino ad adesso tutelati dal marchio STG, ci sono l'"arancina", la "cassata", il "panino con la milza", il "pane e panelle", lo "sfincione" e il "cannolo", che verranno così valorizzati nell'ottica di una promozione del talento artigianale palermitano.

Un vero passo avanti nel piano di consolidamento dell'identità palermitana nel panorama culturale ed artigianale italiano ed europeo, che va ad unirsi ad un altro progetto ambizioso: quello di un "Festival Internazionale del Cibo di Strada", ancora tutto da definire, che rienterà anche nell'ambito della candidatura a Capitale Europea della Cultura per il 2019.

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