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Posteggiamo i posteggiatori: parla il movimento civico

«Non tutti possono essere eroi. Il Comune faccia di più»: con queste parole il movimento civico "Posteggiamo i posteggiatori" commenta i recenti fatti di cronaca

  • 17 aprile 2016

Dopo gli ultimi accadimenti, che hanno evidenziato ancora una volta come la presenza dei parcheggiatori abusivi sia un problema per la città di Palermo, abbiamo incontrato Gaetano Garofalo e Gaetano Crivello, due attivisti del movimento civico "Posteggiamo i Posteggiatori", nato quattro anni fa ed ora attivo grazie alla loro caparbietà.

Cosa è successo in questi quattro anni?
La cosa più importante è che finalmente a Palermo se ne parla – dice Gaetano G. – prima, la presenza dei posteggiatori abusivi sembrava essere una cosa normale, adesso è un argomento di dibattito cui partecipano migliaia di cittadini. C’è una nuova presa di coscienza che è condivisa da tanti palermitani onesti.

Qual è lo stato attuale delle cose?
Mancano i mezzi legislativi che diano un vero potere alle autorità per bloccare i posteggiatori. Al momento l’unica cosa che si può fare è una contravvenzione che, anche se onerosa (da 700€ fino a 2.000€), non è mai pagata perché la quasi totalità dei parcheggiatori è nullatenente. Solo quando è dimostrabile la tentata estorsione si può procedere con la denuncia e con l’eventuale arresto.

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Quali sono le vostre idee per cambiare la situazione?
Ci siamo rivolti nel 2013 al Sindaco Leoluca Orlando e avevamo trovato in lui un interlocutore interessato e partecipe. Gli avevamo proposto un’ordinanza sindacale sul modello messo in atto da De Magistris a Napoli che fu accolta e firmata, ma fin ad ora non è mai stata messa in atto. Il sindaco stesso ci mise in contatto con il corpo della Polizia Municipale e il Comandante Messina ci propose l’attivazione di un tavolo tecnico con cadenza bimestrale, ma da allora non ci siamo incontrati che quella volta.

E recentemente?
A febbraio di quest’anno ci siamo rincontrati con il sindaco portando nuove proposte, questa volta però sono state seguite. Gli abbiamo segnalato tre piazze in particolare: piazza Monteleone, piazza Sant’Oliva e l’area del Policlinico. In questi giorni proprio piazza Monteleone, dietro il palazzo delle Poste, è stata “liberata” dal parcheggiatore. Quello che abbiamo chiesto è stato di controllare quelle zone in cui è vietato parcheggiare, come aree pedonali e soste vietate, così da poter multare sia il parcheggiatore che stimola il parcheggio selvaggio, sia i cittadini che ancora insistono ad alimentare questo fenomeno. Abbiamo anche presentato una proposta di legge che al momento è stata sottoposta all’avvocatura comunale, attendiamo notizie.

I palermitani non stanno dunque tutti dalla stessa parte…
No – dice Gaetano C. – da un parte ci sono sicuramente tutti quelli che seguono il nostro movimento e che segnalano quotidianamente sul nostro gruppo Facebook “Posteggiamo i posteggiatori” la presenza di questi individui. Ad oggi siamo quasi 11.000. Da un’altra parte ci sono coloro che convivono con questo sistema di controllo mafioso del territorio e che lo finanziano. E poi ci sono coloro che non riescono a denunciare, ma non è colpa loro! Non c’è una garanzia della pena e non si può chiedere ai cittadini di diventare eroi. Per questo chiediamo al Comune un controllo sistematico almeno delle piazze più afflitte da questa presenza, perché è il Comune che ha una responsabilità in più rispetto tutti noi.

Cos’è il “Thermos d’oro”?
(Sorridono) È un’iniziativa che mira a smuovere un po’ le coscienze e che vuole premiare quelle figure che hanno dimostrato durante il 2015 un’attenzione particolare per provare ad eliminare il problema dei parcheggiatori abusivi. Si possono votare le categorie di migliore amministrazione, miglior giornalista, miglior personaggio e il miglior video. È un modo per stimolare il dibattito e dare un taglio ironico alla vicenda. Si può votare on-line sul nostro gruppo o sulla nostra pagina Facebook.

C’è un modo quindi affinché gli eventi prendano una direzione diversa. Ancora la piaga del pizzo da strada rimane un fenomeno dalle molte sfaccettature che ha davanti a sé un lungo percorso prima di essere estinto, però questi ragazzi hanno fatto sì che si deviasse il problema dalla strada dell’indifferenza per portarlo sul quella dei riflettori dell’opinione pubblica che, quando vuole, sa fare molto. Non dobbiamo essere tutti eroi, basta essere cittadini onesti.

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