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Prove tecniche di civiltà: è aperta la Fontana Pretoria

Il comune di Palermo ha deciso di aprire al pubblico, per un paio d'ore al giorno, la fontana Pretoria: un esperimento che mette alla prova la civiltà dei palermitani

  • 8 ottobre 2015

Non è solo un miraggio, la fontana di Piazza Pretoria (piazza della Vergogna) di Palermo è davvero accessibile al pubblico. Ma solo per due ore al giorno e, attualmente, non in modo definitivo: il Comune ha deciso di mettere alla prova i palermitani rendendo visitabile la fontana in attesa e nella speranza di un'apertura definitiva, dipende dall'esito dell'"esperimento".

Sono già online le foto della fontana finalmente aperta e non tardano ad arrivare le polemiche e le visioni catastrofiche nei confronti dei cosiddetti "palermosauri": soprattutto nei gruppi Facebook dedicati a dibattiti in merito alla città, sono tante le persone che prevedono un disastro.

Tra chi sostiene che sarebbe necessaria una "fruizione" controllata e chi sospetta (con una certa sicurezza) che lasciare un qualsiasi elemento architettonico in mano ai palermitani sia un rischio troppo grosso, ci si rende conto con tristezza della situazione: leggendo i pareri di chi vive la città, questo esperimento si può definire quasi come una "prova tecnica di civiltà" come se fosse scontato, o quasi, aspettarsi il peggio.

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Un’aspettativa e una visione negativa che, forse, contribuisce ad alimentare quell’idea così radicata di un’equazione fin troppo triste, ovvero che Palermo è uguale a inciviltà, vandalismo, poco rispetto. Probabilmente sarebbe questo il momento per i cittadini di dimostrare che non siamo soltanto questo, magari con l’aiuto di un controllo costante.

Intanto l’esperimento va avanti e il Comune prova a capire se l’apertura dello spazio sia una cosa fattibile o meno, anche per quanto riguarda l’affluenza o l’interesse, già dimostrato tempo fa: la Fontana della Vergogna è stata premiata con il "Certificato di eccellenza" di TripAdvisor grazie alle numerose recensioni positive di turisti e cittadini. Tutto quindi in fase di sperimentazione in attesa di una decisione definitiva e di una comunicazione ufficiale o, in caso contrario, la conferma del fallimento del "test".

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