STORIE

HomeNewsAttualitàStorie

Lascia il lavoro e torna nella sua Balestrate: Benedetto e il sogno di una "nuova" scuola

L'impegno per i più deboli e la politica lo accompagnano sin da ragazzo e ancora oggi sono fonte di ispirazione del suo lavoro. Vi raccontiamo la sua storia

Selene Grimaudo
Giornalista pubblicista e pedagogista
  • 26 giugno 2023

Benedetto Lo Piccolo

Vogliamo raccontare la storia di un ex ragazzo irrequieto, molto dinamico, sempre curioso per le avanguardie artistiche, che a 14 anni andava con gli amici da Balestrate a Palermo per recarsi a villa Pantelleria ed ascoltare buona musica.

«Ci divertivamo con il mio gruppo musicale - afferma Benedetto - (suonavo la tastiera e la tromba). Ricordo il primo concerto di Vasco Rossi nel settembre del 1983 al palasport a Milano lo andai a vedere assieme ad un mio cugino e delle amiche milanesi. Una giovinezza spensierata come credo sia capitato a tutti».

Lui, da docente specializzato per il sostegno agli alunni disabili, oggi, ricopre il ruolo di Dirigente scolastico.

Benedetto Lo Piccolo si è formato con il primo corso biennale di specializzazione polivalente nel 1985, vivendo un momento formativo che ha condizionato la sua visione della scuola.

In realtà, è stata anche la svolta di vita e il passaggio da un momento più spensierato, alla consapevolezza che la "disabilità" presuppone nella didattica e nella vita l'inclusione di tutti e di ciascuno.
Adv
Benedetto é di Balestrate, una piccola cittadina sul mare a "dimensione umana" in cui tutti si conoscono.

«Da ragazzo - racconta Benedetto - ho frequentato l'oratorio e il mondo della chiesa, creando il primo coro assieme a Don Michele Drago. Attorno alle sue iniziative abbiamo vissuto un bel periodo.

L'impegno per i più deboli e la politica come servizio all'altro l'ho acquisito dentro quella dottrina sociale che si praticava in chiesa dove ho imparato a ragionare sull'uomo, sul lavoro, sullo stato. Ancora oggi sono fonte di ispirazione del mio fare».

Nella sua famiglia, il padre Angelo e la sorella Anna Maria, sono stati anche loro due dirigenti scolastici.

Di fatto Benedetto è un "figlio d'arte" e secondo la sua visione avere le competenze per strutturare una relazione educativa efficace e profonda è il vero punto di partenza di ogni insegnante.

«Ti faccio io una domanda - prosegue - quale docente ha lasciato un segno nel tuo cuore? Di fatto tra scuola primaria e secondaria chi si è preso carico della tua persona nella sua interezza?».

Con questo interrogativo rivolto anche ai lettori aggiunge che i quasi venti anni passati come docente distaccato all'Università di Palermo, lo hanno formato definitivamente nel campo pedagogico-didattico.

È stato a Busto Arsizio e ha diretto un Istituto comprensivo, ha portato innovazione e nuove attività metodologiche e didattiche, poi è ritornato a Balestrate.

«La soddisfazione più grande è stata - prosegue - in una città come Busto Arsizio, aver aumentato di un terzo le iscrizioni alla secondaria di primo grado.

Ricordando che sono stati i due anni della Pandemia da Covid-19, abbiamo fatto diversi progetti.

Uno artistico per la riqualificazione della cancellata, che grazie a delle docenti eccezionali oggi è blu come il mare e piena di pennellate di colore; uno teatrale su tematiche antimafia, ma credo che la dimensione più importante è quella di aver creato una comunità vera e partecipante con i genitori che in quei due anni sono stati eccezionali e assieme a loro abbiamo raggiunto molti obiettivi per innovare le strutture telematiche della scuola.

Poi siamo riusciti a fare il Summer Camp in Sicilia».

Ricordi che rimarranno per sempre. Il corpo docente è eccezionale dall'infanzia alla scuola secondaria di primo grado, quindi ho dovuto fare poco.

La sfida quest'anno a, Balestrate, è stata tosta.

«Abbiamo creato il gruppo di Sperimentazione e Ricerca e avviato con loro, attraverso gli scambi previsti dal programma europeo Erasmus, una serie di confronti e comparazioni.

Abbiamo "aperto" alle ricerche dei _PhD student_ con l'Università di Palermo; progettato e ridefinito gli ambienti di apprendimento della scuola secondaria di primo grado; iniziato a ideare dei momenti significativi che interesseranno tutta la scuola e ne caratterizzeranno l'innovazione didattica e organizzativa.

Dal prossimo anno nella scuola secondaria saranno gli alunni a girare per i vari laboratori. Inoltre avvieremo le prime due sezioni bilingue (Italiano e Inglese) nelle scuole dell'infanzia di Balestrate. Per non parlare degli studi matematici e musicali.

Insomma, ci stiamo mettendo tutti in discussione per migliorare la qualità della didattica.

Desidero sottolineare che ciò sta accadendo per la grande disponibilità dei docenti e del personale ATA che con coraggio hanno accettato le sfide che con il mio atto di indirizzo ho delineato. Noto un grande entusiasmo anche nei genitori e sono sicuro che saranno di grande aiuto per affrontare le sfide che ci aspettano».

«Siamo arrivati a conclusione dell'anno scolastico e con difficoltà - aggiunge - ma con tante soddisfazioni, grazie all'aiuto dei collaboratori più vicini e di tutto il corpo docente - afferma il dirigente - stanchi ma soddisfatti tutti sono pronti, dopo le vacanze estive, a riprendere con passione il contributo educativo e didattico, incisivo, nella comunità di Balestrate.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI