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Agricantus, Porcaro presenta il suo “Burn the day away”

  • 25 aprile 2005

“Burn the day away”, tradotto in italiano, dovrebbe suonare così: prendi il giorno come viene. “Burn the day away”, tradotto in musica è invece la seconda prova discografica di Umberto Porcaro, nuovo capitolo a sei corde del chitarrista palermitano pervaso da note ottimistiche e angeli blu, incise insieme alla Roller Coaster, disco che sarà presentato il 3 maggio all’Agricantus di Palermo (via XX Settembre 82/a, ore 22, ingresso libero). «Un disco che sento molto vicino e che mi rappresenta parecchio – racconta Porcaro – , un tentativo, spero invano, di produrre musica d’autore, mettendo in gioco tutto il carico emotivo che ha contraddistinto gli ultimi periodi della mia vita. Abbiamo sciupato tutte le nostre energie per realizzare questo progetto che si presenta come un banco di prova molto importante. Un passo avanti rispetto a “You belong to me”, dove avevo inciso soltanto due brani originali. “Burn the day away”, al contrario, è un album composto da dieci pezzi inediti più una bonus track registrata live al Kalhesa, intercalata da quattro omaggi sonori pescati all’interno del vecchio patrimonio blues. Un album che considero pervaso da ottimismo, pur rimanendo legato a scenari sonori malinconici e di trasporto, senza i quali, il blues, non avrebbe ragion d’essere».

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Canzoni inedite al sapore di west coast blues “made in Chicago”, dunque, dove Porcaro, tra l’altro ha passato un mese dividendo il palco con realtà musicali conosciute anche in Italia (tra gli altri l’italo-americano Tony Mangiullo). L’ottima preparazione alla chitarra miscelata a una sana genuinità lo hanno portato a calcare i palcoscenici di genere più importanti in Sicilia e in Italia. Menzione emotivamente importante la partecipazione al Pistoia Blues Festival dove si trova a dividere il palco con due tra i più importanti esponenti del windy city blues: B.B. King e Buddy Guy. «Il blues della West Coast lega con il jazz anni ’40 e con il vecchio blues anni ’50. Trovarmi a dividere gli amplificatori con due autentici miti, indipendentemente dalla collocazione geografica "blues" è una sensazione che difficilmente può essere descritta. Da un lato rappresenta il momento artistico più importante della mia vita, dall’altro un incoraggiamento a migliorarsi, ma soprattutto la volontà di continuare ad esprimere e riportare tutti gli scossoni emotivi dentro le note».

Piccoli santoni blues crescono. Umberto Porcaro sembra aver le idee molto chiare su ciò che la musica rappresenta per lui (passione viscerale, la speranza di poter esprimere sempre la sua verità musicale senza dover ricorrere a compromessi pop e il sogno di una distribuzione nazionale). Ma la vera sfida che caratterizza un bluesman di tutto rispetto è quella di conquistare l’anima del pubblico. Il concerto dell’Agricantus (e glielo auguriamo), sarà il primo di una lunga serie di “banchi di prova” live programmati per il 2005. A rafforzare la tesi, la testimonianza di un illustre testimone, riportata sulle pagine de La Repubblica: "il blues non morirà mai perché in ogni angolo del pianeta c’è un ragazzo come Umberto Porcaro innamorato di una musica semplice e per questo immortale". L’ha detto Mr. B.B. King. E noi approviamo.

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