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Anomalia colpisce ancora: occupa a Borgo Vecchio

Appena dopo 24 ore dalla consegna delle chiavi dello spazio occupato di via Archirafi, Anomalia occupa un nuovo locale abbandonato a Borgo Vecchio

  • 19 dicembre 2012

Che fossero discoli e perseveranti lo avevano già ampiamente dimostrato in passato. Nel non cedere all’intimazione di sgombero, nell’ostinarsi a continuare con l’occupazione anche nei periodi più turbolenti. A poche ore dalla “resa” Anomalia colpisce ancora. Solo martedì 18 dicembre i ragazzi del centro sociale avevano hanno restituito al rettore Roberto Lagalla le chiavi dell’ex Consorzio agrario, in via Archirafi, occupato da tre anni. Ma lasciato uno spazio occupato se ne può sempre trovare un altro, così mercoledì 20 dicembre un centinaio di attivisti ha occupato un altro edificio dismesso di proprietà del Comune di Palermo nel quartiere Borgo Vecchio.

Questa volta di tratta di quattro sei stanze un tempo adibite ad ufficio - comitati elettorali soprattutto - che si trovano in via Archimede: «un altro spazio inutilizzato, uno dei tanti nella nostra città, liberato e restituito ai palermitani», dicono gli attivisti che si definiscono «un gruppo di studenti, lavoratori precari , disoccupati che uniti nella stessa voglia di lottare contro chi continua a speculare e ad arricchirsi sulle nostre spalle ha deciso di occupare un luogo inutilizzato per riempirlo di attività, comunicazione, lotte e socialità».

La necessità di riconsegnare il “vecchio” centro Anomalia all’Università degli studi di Palermo, proprietaria dell’immobile, è conseguenza dell’annuncio ufficiale del prossimo arrivo dei fondi necessari a un’ampia ristrutturazione. È previsto un imminente progetto di riqualificazione con la costruzione di aule e biblioteche utili agli studenti delle facoltà site proprio in via Archirafi. Da qui la decisione degli studenti di Anomalia di non interferire con l’inizio dei lavori (previsti per il 2013) e di proseguire i propri progetti politiche sociali in nuovi spazi da liberare, specificando però l’intenzione di vigilare affinché il progetto annunciato sia effettivamente realizzato secondo quanto promesso.

Dal 2009, nell’edificio occupato - riabilitato dall’incuria e dall’abbandono - ospitava non solo uno studentato autogestito con circa 30 posti letto gratuiti per universitari ma anche attività ricreative. Una realtà che gli attivisti intendono riproporre anche all’interno del nuovo edificio occupato, che non prestandosi all’accoglienza di posti letto, sarà destinato a nuove attività fra cui un doposcuola gratuito rivolto ai bambini ed una palestra popolare, con corsi di thaiboxe, boxe e ginnastica funzionale per tutte le età e ancora appuntamenti con il cineforum e cene sociali. «Gli abitanti della zona hanno subito mostrato solidarietà visitando il nuovo spazio e sono tantissimi i bambini venuti a salutarci», raccontano i ragazzi. Pare che una nuova avventura stia per cominciare.

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AGGIORNAMENTO: L’amministrazione comunale, nel quadro della riorganizzazione dei servizi demografici, ha previsto di ripristinare la postazione decentrata di Piazza della Pace, chiusa da quasi due anni. «L’occupazione dello spazio, da parte del collettivo Anomalia - ha detto l'Assessore alla Partecipazione Giusto Catania - rappresenta per noi uno stimolo all’utilizzo corretto dei luoghi pubblici che troppo spesso sono stati abbandonati nell’incuria e nel degrado. Piazza della Pace è un luogo strategico perché copre un pezzo della città che non è adeguatamente servito da altri uffici anagrafici, la scelta di abbandonare questo spazio è da attribuire alla precedente amministrazione in un’ottica generalizzata di smantellamento dei servizi decentrati. Conosciamo la sensibilità del collettivo Anomalia e siamo sicuri che, così come hanno fatto per lo spazio di proprietà dell’Università degli studi di Palermo, i giovani studenti universitari saranno pronti a restituire alla fruizione collettiva un luogo pubblico nel momento in cui sarà in grado di ricominciare ad offrire servizi alla cittadinanza».
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