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Internòs: post-rock, immagini, versi per una poetica dell’assenza

  • 5 maggio 2006

Una performance artistica su più livelli per un progetto che coinvolge musicisti di grande bravura. Dopo aver portato a Palermo grandi nomi dell’elettronica e dell’indie-rock internazionali, nonché i più validi cantautori italiani della nuova generazione, Balarm Comunicazione ed Eventi propone adesso uno spettacolo totale fatto di musica, poesia, immagini e pittura. A chiudere in bellezza la stagione invernale della rassegna Indiexplosion, giovedì 11 maggio, a I Candelai (via Candelai 65, Palermo), saranno infatti gli Internòs (ore 22.30 ingresso 4 euro).

Il progetto Internos nasce – nel 2004 il primo live al Castello San Giorgio di La Spezia – dall’incontro di un gruppo di artisti spezzini e dalla necessità di esplorare diversi territori artistici ed emozionali. Fabio Ferrari, poeta acclamato già per il primo "Il domatore di stelle", canterà e reciterà alcuni brani tratti dal suo secondo libro "Da quando la tua parte di letto è fredda", accompagnato dai contenuti visivi del regista Pedro Capurro e dalle atmosfere post-rock create da una formazione di grande livello: uno su tutti il bassista Andrea Cozzani, membro dei Planet Funk. Durante la performance, inoltre, sarà dipinto un quadro – esposto solo alla fine – come rappresentazione iconica ultima dello spettacolo stesso. Alle immagini ruvide create dalla prosa lirica si accostano le immagini proiettate, reali, che seguono l’iter poetico senza ricalcarne i suoi dettagli; alla musicalità del verso, della parola, si affiancano le note, che amplificano le pause o le impennate emotive, accordandosi ai ritmi dell’anima e trainando l’intera struttura del discorso in un’atmosfera ora cadenzata e dimessa, ora incalzante.

La necessità e l’impellenza degli argomenti della poesia di Fabio Ferrari sono chiariti dall’esordio: Ciò di cui debbo parlare/sono in verità gli addii strazianti/e le amare interminabili ore/senza che nulla accada. Già dal titolo si comprende che i versi raccontano di una mancanza, di una lontananza, esplorano l’assenza, il freddo, il Vuoto su cui si fonda la vita di tutti i giorni, che conduce i luoghi circostanti a divenire luoghi della mente, in uno strano gioco di assenze. Il verso si fa film, la parola si fa canto, la musica si fa poesia, la poesia si fa colore, in una live performance a tutto tondo dalla forte carica emozionale.

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