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Kalhesa: l'arte come "La creazione necessaria"

Il libro nasce da un progetto omonimo realizzato dall'Accademia di Belle Arti di Palermo che ha visto la partecipazione di studiosi ed esperti

  • 26 gennaio 2011

"La creazione necessaria. Arte tra espressione e reclusione": questo il titolo del libro che sarà presentato venerdì 28 gennaio presso il Kursaal Kalhesa (Foro Umberto 1, Palermo) alle ore 18, curato da Giulia Ingarao, storica dell’arte e direttrice del Centro d’Arte Piana dei Colli. Il volume è edito dall’Istituto Poligrafico Europeo, interessante realtà editoriale cittadina che ha investito in questo progetto coraggioso. Il volume è nato, infatti, da un’iniziativa che ha coinvolto l’Accademia di Belle Arti di Palermo lo scorso giugno, con una manifestazione dal titolo "Iscrizioni, graffiti e disegni. Arte tra espressione e reclusione", cui avevano partecipato Giulia Ingarao, Simone Lucido, Alessandro Dal Lago, Serena Giordano, Claudio Collovà, Gabriele Raimondi, Alessandro Mininno. I loro interventi sono adesso raccolti nel libro curato dalla stessa Ingarao.

La tematica, molto delicata, attuale e, per certi aspetti, scomoda, concentra l’attenzione, sulle difficili relazioni tra arte e creatività in contesti non deputati, in cui emerge il fattore espressivo come comun denominatore di una ricerca personale risolta nella comunicazione pura. Una comunicazione non verbale, istintiva, “necessaria”, come si è spesso sottolineato, per il carattere inevitabile che assume per coloro i quali vivono in condizioni di reclusione coatta, in cui è forzato l’isolamento, in cui è lacerante l’emarginazione sociale, e diventa indispensabile la costruzione di una logica che giustifichi tutto questo, anche se sul solo piano grafico.

L’interrogativo che pone il dibattito e, di conseguenza, l’approfondimento che maturano questi studiosi, si fonda, dunque, sul principio stesso della creatività artistica, sui confini correlati alle origini stesse dell’espressione come “necessità”, esaminando diverse realtà note di reclusione, dagli ospedali psichiatrici alle carceri, e tenta di ricondurre una pluralità di voci e di esperienze sul piano del confronto. Saranno presenti, oltre alla curatrice e Giulia Ingarao e all'editore Dario Carnevale, Umberto De Paola, Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Palermo, il regista Claudio Collovà, l’arte-terapeuta Debora Fimiani e il sociologo Simone Lucido.

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