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La "città punico-romana" a Palazzo Sclafani

  • 29 novembre 2005

I cantieri di restauro aperti a Palermo restituiscono poco alla volta frammenti e tracce della città del passato. Ed è così che gli scavi del complesso conventuale di Montevergini, restaurato e riaperto al pubblico qualche mese fa, hanno permesso il ritrovamento di un pavimento a mosaico raffigurante un delfino oggi presentato per la prima volta al pubblico nel corso della mostra “Da Panormos a Balarm. La città punico-romana”. L’esposizione che è stata allestita nel grande salone di Palazzo Sclafani (piazza della Vittoria, dal lunedì al sabato per i gruppi 10/13 e per i singoli visitatori 15/19 e la domenica 10/13, ingresso libero) è complementare della mostra La città medievale (al Convento della Magione, dal martedì al sabato 9/19, domenica e i festivi 9/13, ingresso libero) e presenta le ultime scoperte realizzate nel corso degli scavi effettuati tra il 1999 e il 2005 dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo. Le due mostre saranno aperte al pubblico fino al 15 gennaio per permettere di integrare i due capitoli della storia della città.

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Degli scavi della necropoli punica della caserma Tukory sono esposti i ricchi corredi che comprendono vasellame punico o greco d'importazione e di produzione coloniale, terracotte figurate, amuleti e gioielli. La città romana riaffiora nel cortile stesso di Palazzo Sclafani dove sono stati portati alla luce alcuni ambienti e il peristilio di una domus, ma anche in piazza Sett’Angeli dove è stato rinvenuto un pavimento a mosaico geometrico databile alla fine del I-II sec. d.C. In piazza della Vittoria il proseguimento degli scavi del complesso delle case romane ha permesso il ritrovamento di numerosi intonaci parietali dipinti risalenti alla prima età imperiale, e di due capitelli proveniente dal peristilio. L’esposizione presenta circa un centinaio di reperti rinvenuti nel corso di indagini programmate o di interventi d’emergenza in occasione del posizionamento dei nuovi servizi a rete o di alcuni indispensabili impianti.

Una mostra che è in realtà un punto di partenza per andare a visitare i luoghi illustrati: le case romane nel cortile di Palazzo Sclafani e in piazza della Vittoria all'interno di villa Bonanno, la necropoli punica della caserna Tukory. Si potrà anche ripercorrere le fortificazioni della città punico-romana dal tratto ritrovato sotto le Sale Duca di Montalto nel Palazzo dei Normanni, allo scavo nel cortile del Palazzo Arcivescovile in via Matteo Bonello, proseguendo poi lungo il corso Alberto Amedeo, alla base del muro di cinta del quartiere militare San Giacomo per poi arrivare in via dei Candelai dove i resti delle mura si estendono su 11 m. Un’iniziativa articolata che assieme alle visite guidate (per prenotare telefonare allo 091.7071221 o al 339.5627391), prevede un ciclo di incontri sulla storia della città, dall'antichità al Medioevo, nel suo più ampio contesto mediterraneo. Il prossimo appuntamento sarà il 6 dicembre presso il Convento della Magione (Via Teatro Garibaldi, 27) alle 17 con Francesca Spatafora, la curatrice della manifestazione, che parlerà di "Palermo, un caso di archeologia urbana".

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