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Leoluca Orlando si prepara: "parlerò alla città"

Il professore è pronto per il secondo turno, non teme il ballottaggio e chiama a raccolta i suoi per convincere anche chi non ha votato per lui

  • 8 maggio 2012

Parla da possibile sindaco Leoluca Orlando. Dopo la serata di lunedì, definita dal professore “emotiva”, il candidato Idv si prepara per i 15 giorni di campagna elettorale per il ballottaggio. Comincia ringraziando i palermitani. Vuole «ringraziare i palermitani che mi hanno scelto e lavorare per convincere coloro che non mi hanno votato - ha detto Orlando - siamo al rush finale per trovare consensi e illustrare i programmi alla Palermo colta, solidale, produttiva. Parlerò con i cittadini e mi confronterò con le anime di questa città». Orlando lancia la volata per il ballottaggio da un dato, molto significativo. «45 mila persone che hanno scritto sulla scheda soltanto il mio nome - ha affermato - un risultato straordinario. I palermitani hanno capito che il sindaco viene scelto dai cittadini e non imposto dai partiti».

Traccia la sua analisi politica del primo turno: «C’è stata l’implosione dei due maggiori partiti. Il Pd senza la lettera elle e il Pdl. Il Pdl ha pagato il conto della giunta Cammarata, il Pd ha pagato il sostegno al governo Lombardo». Altro argomento caldo il riconteggio dei voti e l’interpretazione della nuova legge elettorale. «Se io avrò il 37 per cento e non il 47 vorrà dire che qualche altro avrà il 7 per cento – ha affermato il “professore”. E poi, in democrazia contano i voti non le percentuali. Se un candidato prende 103 mila voti e l’altro trentamila chi vince?».

Orlando non vuole rispondere a Fabrizio Ferrandelli che lo ha duramente attaccato nella conferenza stampa post primo turno. Orlando si limita a dire che «non voglio insultare né essere insultato, mi confronterò solo con coloro che non mi insultano». Nessuna risposta dunque. Gli chiedono della Palermo della "primavera" e di come sia cambiata in questi anni. «Quella Palermo veniva dagli anni tragici delle stragi, questa di oggi ha subito degli scippi che rischiano di diventare cultura. Qualcuno credeva che Palermo si fosse abituata ad essere scippata». Il professore si autodefinisce «competente, onesto, credibile», non è cambiato ed è pronto per questa sfida. Alla fine della conferenza stampa l’annuncio: «Sabato mattina presenterò la giunta e di pomeriggio incontrerò i cittadini a piazza Pretoria». Compreso il misterioso assessore del Bilancio che si occuperà dei conti del Comune.

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