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“MusicAlea”: il beat blues dei Rain Dogs

  • 23 novembre 2004

Le mille sfumature del Blues. Eccone un’altra, dissolta tra fumi, treni lerci e cani perdenti, proposta da Pippo Catanzaro per “MusicAlea”: il concerto per musica e parole dei Rain Dogs, in programma per sabato 27 novembre ai Candelai di Palermo (via Candelai 65, ingresso 7 euro, 5 per i soci Candelai, ore 22.30). Facile intuire, dal nome della band, dove i cinque preparati musicisti vadano a parare: si parla di Tom Waits, l’uomo clown, il poeta benedetto di Pomona, California. Rain Dogs è infatti il nome del suo secondo album (dopo lo storico passaggio alla Island Records), il disco che confermerà quanto di buono il cantautore aveva fatto sentire in “Swordfishtrombones” e che proporrà Tom Waits come presenza stabile all’interno di una “beat parade” palesemente barcollante nei difficili anni ottanta, e tuttavia mai doma.I Rain Dogs non proporranno un tributo a Waits limitandosi ad eseguire cover dei suoi brani più rappresentativi: il loro “The piano has been drinking” è molto di più, consiste in un percorso immaginario lungo l’underground americano (metropolitano o provinciale che sia) dove riappaiono le corse dei cavalli di “bukowskiana” memoria, il magico contesto “On The Road” che rimanda inevitabilmente a Kerouac e “all’incubo americano” dei barboni dimenticati, del disagio imperante, dell’espediente, dei Drugstores deserti di provincia pitturati da un bianco e nero alla Jim Jarmusch.

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E poi la storia: un filo conduttore ideato da Amedeo Bigioggero (voce dei Rain Dogs) che narra di Tom Frost, lo stesso Tom, forse, che nel 1973 cercava di recuperare una storia d’amore finita da quarant’anni (Martha, una delle prime canzoni di Waits). E sarà proprio Mr. Frost il protagonista di questo viaggio. A lui spetterà scandire il tempo di un lungo cammino tra le strade provinciali di una “american way” che potrebbe protrarsi all’infinito o semplicemente ritornare al punto di partenza. Il progetto prevede una scenografia scarna, quel tanto che basta per ricreare un’atmosfera che esalti ma senza mettere in secondo piano il valore portante del concerto, ossia omaggiare Tom Waits attraverso una carrellata dei personaggi che in questi anni hanno preso vita all’interno delle sue canzoni. Oltre Bigioggero, gli altri musicisti che hanno condiviso l’ambizioso progetto sono: Fabrizio Trullu al piano, Gianni Satta alla tromba e al flauto, Luca Bragalini al basso e Cesare Bernasconi alla batteria.

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