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Un viaggio nella drammaturgia siciliana: al via il Palermo Teatro Festival

  • 2 ottobre 2006

Palermo teatro festival”, atto secondo: il progetto di Alfio Scuderi e Sandro Tranchina approda alla seconda stagione nel luogo, il complesso del Nuovo Montevergini in piazza Montevergini a Palermo, che già lo scorso anno è stato location della prima fortunata edizione. «Il festival è nato per valorizzare un luogo e per valorizzare il teatro palermitano che non aveva questo luogo» ha detto il sindaco Diego Cammarata in occasione della presentazione del programma. «Quest’anno sarà rimarcata una duplice valenza, di interlocuzione con il teatro nazionale e di "casa" del teatro palermitano, perché dieci stanze sono state destinate al lavoro di artisti e registi».

«Questo secondo anno – sottolinea Alfio Scuderi – è un passaggio in avanti, un approfondimento sulla drammaturgia siciliana. Il tema di fondo è “Isole, isolani e isolati”: un percorso che parte da Palermo, si sofferma sulla Sicilia e si ricollega ad esperienze di autori non marginali ma di certo isolati nelle loro esperienze».
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Quattordici i titoli in cartellone, tra cui la produzione in residenza di Emma DanteCani di bancata” «pensata, costruita e ideata» proprio negli spazi del Nuovo Montevergini e coprodotta dal CTR - Centro di ricerca per il teatro di Milano (dal 7 al 10 novembre); e “Asina”, lo spettacolo diretto ed interpretato da Isabella Ragonese che lo scorso anno ha vinto la selezione del premio “Il teatro che verrà” dedicato alla memoria dell’attore Vincent Schiavelli (14 e 15 novembre).

Inoltre vi saranno cinque coproduzioni del Palermo Teatro Festival perché, come dice ancora Alfio Scuderi «le sinergie danno forza al progetto»: oltre a “Cani di bancata” di Emma Dante andranno in scena “After the end – dopo la fine”, di Tennis Kelly nella traduzione e regia di Monica Nappo, allestita in collaborazione con il British Council (11 e 12 ottobre); la drammatizzazione dei testi di Leonardo Sciascia e Pier Paolo Pasolini di Roberto Andò per “La notte delle lucciole”, interpretato da Marco Baliani e con il sostegno della Fondazione Leonardo Sciascia (12 e 13 novembre); “Volevo dirti” di Sabrina Petyx per la regia di Giuseppe Cutino, allestita in collaborazione con la compagnia M’Arte di Cutino e Petyx e con la Fondazione sipario Toscana (20 e 21 ottobre); e “Rosolino 25 figli” diretto da Franco Scaldati in coproduzione con le Orestiadi di Gibellina, l’Associazione compagnia Franco Scaldati e Palermo Teatro Festival (22 e 23 novembre).

Il festival aprirà il 4 ottobre con “Il ritorno di Euridice”, una «performance tra lettura e musica» allestito e diretto da Clara Gebbia e Giuseppe Marsala, e interpretato da Donatella Finocchiaro. A seguire “La donna, la bestia e l’uomo cattivo” tratto da Stefano Pirandello per la regia di Claudio Pirandello con Maria Amato (7 e 8 ottobre). Il 14 e 15 ottobre sarà la volta di “Sacro cuore” di Alessandra Razzino, spettacolo per quattro interpreti sulle inquietudini della gelosia, «quel sentimento così potente e incontrollabile che può renderci schiavi delle nostre pulsioni».

Pazzo!” di Roberto Salemi ripercorrerà in brevi, significativi episodi la storia di Leonardo Vitale, il primo pentito di mafia che non fu creduto, fu internato in manicomio e una volta uscitone morì assassinato (17 e 18 ottobre). In anteprima nazionale il 25 e 26 ottobre Alessandro Haber e Rocco Papaleo si racconteranno in “Miracoli e canzoni”, uno spettacolo di musica e teatro ideato e diretto da Giovanni Veronesi. Ne “La ballata delle balate” di Vincenzo Pirrotta (28 e 29 ottobre) la storia di un mafioso che recita il rosario nascosto nel suo covo è lo spunto per indagare «il contrasto tra la parola di Dio che il latitante professa e la brutale parola della mafia che invece mette in pratica».

Con “Wolfgang & Wolfgang” (31 ottobre e 1 novembre) il giornalista e scrittore Roberto Alajmo, con l’ausilio delle marionette della Compagnia opera vagante di Giovanni Mazzara, racconterà i mancati incontri tra i due Wolfgang, Mozart e Goethe, e l’incompiuta opera di Goethe “Il flauto magico parte II”. Il 17 e 18 novembre Nino Romeo sarà diretto da Pippo Di Marca in “Post mortem”, lo spettacolo che lo stesso Romeo ha tratto dal suo omonimo racconto in cui il protagonista ripercorre la sua vita in toni ora tragici ora grotteschi e beffardi. Il biglietto per ciascuno spettacolo costa 5 euro.

In contemporanea con l’apertura della stagione teatrale inizieranno anche gli incontri dell’Atelier Montevergini, quest’anno dedicato a “Sensi e controsensi”, il cui calendario sta ancora definendosi. È già previsto in fuori programma per il 24 ottobre un incontro con Philippe Daverio, che presenterà e commenterà due filmati realizzati in Sicilia dal regista e scrittore Mario Soldati negli anni cinquanta. Dal 4 ottobre al 24 novembre, per “Anche l’occhio vuole la sua parte” saranno esposti i disegni di Guido Crepax raffiguranti il suo personaggio più famoso, Valentina. «Luisa Crepax ci ha concesso i lavori di suo marito senza chiedere diritti – sottolinea Sandro Tranchina – per lo speciale rapporto che legava Guido a Palermo nei suoi ultimi anni».
«Il 25 novembre ci sarà la prima di quattro feste – continua Sandro Tranchina – un appuntamento per ogni stagione in collaborazione con il Dipartimento di Design della Facoltà di architettura».
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