Una notte (magica) al "Maria Adelaide" di Palermo: tra musica, esposizioni e teatro

Un evento culturale tra i più attesi dell'anno si è svolto il 19 aprile all’Educandato Statale Maria Adelaide, in contemporanea con 352 licei di tutta Italia. Stiamo parlando della decima edizione della "Notte Nazionale del Liceo classico".

Una girandola di emozioni declinate in tutte le più svariate sfumature che hanno reso magica la nostra notte. Un piacevole viaggio attraverso un'antichità che continua ancora oggi a parlare, attraverso l’armonia delle note musicali dell’orchestra del Maria Adelaide, le performance degli allievi e delle allieve, il racconto con immagini, video e testimonianze delle esperienze più significative dell’anno scolastico che hanno arricchito il percorso culturale ed umano dei presenti, protagonisti dell'evento.

La serata è stata arricchita dalla rappresentazione teatrale, di forte impatto emotivo, della "Medea" di Euripide, a cura di Domenico Bravo e Silvana Di Salvo, Associazione Culturale Teatro Nuovo, e dal Musical in lingua inglese "Fireflies", a cura della professoressa Vitalba Valenti e della professoressa Lorella Aucello.Gli spettatori, accorsi numerosi, hanno potuto visitare anche il Museo storico di fisica "Francesca Traina" e lo spazio dedicato all’esposizione dei prodotti presentati al Concorso artistico-letterario "Maria Adelaide”: "Le donne (in)visibili", premiati dalla Dirigente Scolastica, Virginia Filippone, nella parte iniziale della serata.

Hanno suscitato grande interesse ed entusiasmo anche le attività svolte nei Laboratori "Noi e il territorio", l’Ἐργαστήριον di Scienze al MAD, "Legalità è Libertà", "A scuola di Skills in casa e in trasferta".

La Notte Nazionale è più che una festa, è un modo alternativo e coinvolgente di fare "Scuola" e gli ex discenti del Maria Adelaide, che hanno voluto essere presenti durante questa notte magica, ne sono la testimonianza.

Ancora una volta, citando una ben nota frase di Italo Calvino, tratta da "Perché leggere i classici", si può affermare che "classico è tutto ciò che non ha mai finito di dire quello che ha da dire".