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Una storia d'amore e famiglia che diventa brand: quattro sorelle lanciano "Amunì"

Accessori cuciti di notte dalla mamma, quattro sorelle che vogliono restare anonime e simboli della Sicilia ovunque: una storia che incita a guardare avanti

  • 15 febbraio 2018

Alcuni accessori brandizzati "Amunì"

Quattro sorelle del tutto diverse: un avvocato penalista, una dipendente di una multinazionale, una pedagogista e la più piccola, che lavora in una società di alto design al nord. Sono accomunate da un’idea dall’imprinting tutto siciliano.

È così che nasce "Amunì", il brand di accessori creato dalle quattro palermitane, le cui identità rimarranno riservate, che hanno deciso di portare un po’ di Sicilia ovunque nel mondo.

L’idea è stata quella di realizzare delle t-shirt dai taschini personalizzabili che raffigurassero tutti gli elementi iconici della loro terra d’origine: la Sicilia.

Dalla “briscola a mazze”, al Re e alla Donna di denari insieme con le altre figure delle carte siciliane, alle coloratissime teste di moro, fino all’immancabile immagine della ruota del tradizionale carretto siciliano.

«L’idea è nata assolutamente per caso in un caldo pomeriggio di fine maggio in quel di Milano – ci racconta una di loro - alle porte del compleanno della "sorella numero tre" poche idee nella testa delle altre ma tanta voglia di farle un regalo originale, che rimanesse impresso nella mente come il ricordo dei compleanni che festeggiavano tutte insieme nell’amata Palermo».
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Decidono quindi di comprare quattro T- shirt uguali da indossare durante la festa, ognuna con raffigurato sul taschino laterale un simbolo diverso della Sicilia, così da indossare tutte insieme qualcosa di uguale che le accomunasse nel loro legame familiare e che, al contempo, accorciasse quei 1.468 km che separano Palermo da Milano.

«Però – continua la sorella numero uno - tornate ognuna alla propria routine, chi al sud e chi al nord, ci siamo accorte che quell’originale regalo di compleanno si è rivelato una vera e propria operazione di marketing, e anche ben riuscita».

Ed ecco che si fa strada l’idea di creare un brand di accessori che testimoniasse il loro forte legame con l’isola e capace di evocare alla memoria gli intensi momenti trascorsi da bambine nella loro amata calda terra.

Come mai proprio il nome Amunì? «Chiaramente si scherzava sui possibili nomi da dare a questo brand, un pò come quando si fantastica sulla meta da raggiungere per le vacanze estive: chi diceva "Palemmo", chi "Sicilia bedda"... Tutti nomi simpatici, ma nessuno veramente azzeccato! Così abbiamo iniziato a pensare a qualcosa di più semplice ma che allo stesso tempo riuscisse ad esprimere nostalgia per la Sicilia, per il nostro mare e per quel colore limpido del cielo difficile da trovare a Milano. Fu così che è saltata fuori l’etichetta Amunì – T-shirt travagghiate a manu».

Condivisa sin da subito dalle quattro è stata anche la scelta del logo: la vecchina “Donna amunì”, un omaggio alla loro mamma che con pazienza e dedizione cuce a mano tutti i taschini e crea di notte quelli più particolari.

Questo brand nasce dalla nostalgia di essere un siciliano in trasferta nel mondo e dalla triste consapevolezza che - per quanto bella e immensa la Sicilia tanto da non poter essere compiutamente descritta - se sei un giovane siciliano in cerca di opportunità ti ritrovi spesso costretto a dover mettere tutta la tua vita ed i tuoi affetti in una valigia e volar via.

"Amunì" nasce per farci ricordare da dove veniamo, e che ovunque stiamo andando possiamo portare con noi quell’energia, quella forza, quel carisma, quella risata coinvolgente che solo i “terroni” hanno.

Non a caso «La scelta del marchio in dialetto siciliano è un’incitazione a guardare sempre avanti, senza esitazione ad alzarsi e andare, come diciamo noi: amunì!».
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