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Venere li usava per gli amanti, i siciliani per pulire: dove puoi vedere i rari "cuscini rosa"

Il suo avvistamento resta un privilegio riservato a pochi fortunati, e abili, escursionisti. Ecco come fare per vedere questa incantevole pianta in Sicilia

Balarm
La redazione
  • 9 aprile 2024

Per ammirarla devi salire oltre i mille metri di altezza "nel posto e al momento giusto", ma il suo avvistamento resta comunque un privilegio riservato a pochi fortunati, e abili, escursionisti.

La saponaria (Saponaria officinalis L. ) è una pianta spontanea plurienne della famigliadelle Caryophyllaceae, a cui appartiene anche il garofano.

Il fenomeno della fioritura di questi cuscini di fiori rosa (o bianchi), dura pochi giorni.

Il suo nome scientifico fa riferimento alle proprietà detergenti e medicinali della pianta, ben note fin dall'antichità. Il suo nome deriva dalla parola sapone non a caso: da questa pianta veniva estratto un detergente per pulire i tessuti, usato specialmente per igienizzare la lana.

Oggi questa pianta non è solo fonte di bellezza, ma anche di molti benefici. Si è scoperto che è in grado di aiutare l'organismo a combattere intossicazioni, aiuta a favorire la diuresi, può curare ulcere, irritazioni e dermatiti varie.
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I fiori (in grappoli lassi) sono di colore dal bianco al rosa con cinque petali revoluti, delicatamente profumati e si aprono di sera.

Formata da fusti che in certe specie possono raggiungere anche i 70 cm di altezza, spesso cresce rasente suolo, formando con foglie e fiori dei cuscini di forma tondeggiante.

Le foglie sono lanceolate, lisce e sottili. Il fiore ha cinque petali di colore rosa o bianco e cresce in piccoli gruppi ravvicinati. Di solito fiorisce tra giugno e ottobre e sprigiona il proprio gradevole profumo al tramonto e nella prima parte della serata.

La pianta cresce senza problemi su terreni in apparenza aridi e sassosi, ma ricchi di nutrienti sotterranei.

Anticamente, queste piante che avevano già stupito gli abitanti della Sicilia. I Greci, che non avevano problemi a ideare storie meravigliose legate al territorio, si erano dati una spiegazione "sacra" sull'origine della pianta.

Secondo loro la saponaria era opera della dea Venere. Era lei che disseminava la montagna di cuscini fioriti e profumati, allo scopo di creare angoli magici e intimi sui quali coricarsi insieme ai propri amanti.

Luoghi di passione e di bellezza, che intrecciano la propria magia a quella delle creature dell’immaginario naturalistico. La leggenda narra che anche dei misteriosi "elfi" abbiano la loro dimora tra i fiori di Saponaria.

Dove trovarla
Questi fiori si possono trovare sul versante sud ed est dell'Etna, ma non è raro “avvistarla” anche su altri lati del vulcano.

Se vi trovate ai Crateri Silvestri, tra giugno e luglio, vedrete notevoli quantità di cuscini rosa ornare i fianchi delle bocche vulcaniche spente.

La pianta ha vita molto breve. Bisogna avere fortuna a intuire il momento giusto, di solito dopo abbondanti e brevi piogge, arrivate subito dopo un periodo caldo.

Bisogna cogliere l'attimo perché in poco tempo diventa verde e poi secca, per scomparire sotto la neve a inizio inverno.
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