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L'allarme delle produzioni: in Sicilia non si girano film

Il produttore Vincenzo Cusumano ci inoltra questa nota: "La situazione è grave, molte produzioni preferiscono investire al Nord, perché qui non si sentono garantite"

  • 5 giugno 2013

Riceviamo e pubblichiamo:
Oltre ai tanti giovani che non trovano lavoro, anche il cinema abbandona la Sicilia. Siamo seriamente preoccupati per la situazione legata al mondo del cinema in questa terra, ancor di più perché dopo i tanti appelli rivolti alla pubblica amministrazione non abbiamo ottenuto nessuna risposta. La situazione è grave, molte produzioni preferiscono investire al Nord, perché qui non si sentono "garantite".

In ballo c'è un patrimonio economico che viene speso altrove, quando potrebbe invece essere investito nel nostro territorio, dando una boccata di ossigeno ai tanti lavoratori, ormai disoccupati. Ho presentato la questione all'assessore Michela Stancheris, la quale mi é apparsa interessata alla risoluzione del problema, ma da piú di un mese non ho avuto nessuna risposta. Mi hanno riferito, in forma ufficiosa, che c'é qualche burocrate che si oppone alla mia proposta: ho chiesto di organizzare un database, producendo informazioni su servizi, accoglienza, ristorazione e troupe, disponibili a prezzi ridotti e, soprattutto, efficienti e privi di collusioni con contesti malavitosi.

L'unica cosa che ha saputo produrre la Film Commission, nel 2009, é un book con dentro nominativi di "operatori" del cinema, che ovviamente non ha prodotto alcun beneficio, ma semplicemente uno sperpero di denaro pubblico. Il piú delle volte le produzioni richiedono garanzie, come poter girare senza richieste di pizzo. La presenza delle istituzioni, fino ad ora, é stata nulla, bisogna che si dia una mossa.

Attualmente la Film Commission eroga cofinanziamenti tramite apposito bando pubblico, ma si tratta di un meccanismo che non fornisce alcun incentivo, ma che anzi spesso complica ancora di piú lo stato delle cose, perché la produzione che con difficoltà riesce ad aggiudicarsi il finanziamento deve attendere tre o quattro anni prima di avere i fondi. Attualmente la Fim Commission è gestita da Pietro Di Miceli, persona umile e attenta, ma non può essere lasciato da solo. A questo punto è legittimo chiedersi quale sia il motivo di questo silenzio.
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