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Marsala: un percorso subacqueo per il porto di Lilibeo

Il Club per l'Unesco di Marsala ha organizzato un suggestivo itinerario di archeologia subacquea per valorizzare e ammirare i ruderi sottomarini dell'antico porto di Lilibeo

  • 10 settembre 2016

Quando l'arte e la storia della Sicilia s'incontrano, nasce un connubio indissolubile da valorizzare: un itinerario di archeologia subacquea consentirà di ammirare i ruderi sottomarini dell'antico porto di Lilibeo.

Il percorso è stato organizzato dal Club per l'Unesco di Marsala con la collaborazione di associazioni culturali, circoli velici, club service, pro loco e la testata locale Il Vomere.

I resti dell'antico porto risalente all’epoca romana e quel che rimane del noto sbarramento spagnolo, costruito nel 1575 su ordine di Don Giovanni d'Austria per arginare gli assalti dei pirati saraceni, sono già diventati oggetto di attenzione degli archeologi del Sanisera Archaeology Institute che ha sede in Spagna.

La fondazione della città del Lilibeo, risalente al 397 a.C. con gli scampati alla distruzione di Mozia, si colloca nel contesto dello scontro che vide contrapporsi Cartaginesi e Greci per il dominio della Sicilia.

Lilibeo nacque quindi come fortezza per consentire di resistere a qualsiasi assedio: un'imponente cinta muraria la proteggeva da terra, mentre dalla parte del mare, scogliere sommerse e lagune chiudevano l'accesso ai porti, rendendo impraticabile la navigazione.

Erano i noti bassifondi, pericolosi per le occulte scogliere, cantati da Virgilio. Gli stessi che adesso sono oggetto di valorizzazione, grazie al percorso di archeologia subacquea voluto dal Club per l'Unesco di Marsala.

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