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Racket a Palermo: Addiopizzo scrive ai commercianti

Secondo un articolo di Repubblica nel salotto buono di Palermo c'è ancora chi è vittima del racket: Addiopizzo scrive una nota e invita i commercianti a denunciare

Balarm
La redazione
  • 3 marzo 2014

A Palermo, ancora una volta, sembra che "tutto cambi per rimanere com'è". Perché sembra che nel salotto buono della città (via Libertà / via Ruggero Settimo) ci sia ancora chi è vittima del racket. Ed è per questo che il comitato Addiopizzo lancia un appello a tutti i commercianti:

«Se la notizia uscita stamane sulle pagine de “la Repubblica” di Palermo fosse fondata, ci ritroveremmo dinanzi a un grave spaccato di acquiescenza che interessa il “salotto” della città. Diversi operatori economici continuerebbero quindi, e ignari di tutto, a sottomettersi al fenomeno delle estorsioni, nonostante in questi anni molti commercianti e imprenditori, provenienti anche da aree difficili e degradate di Palermo, abbiano trovato la forza e il coraggio di denunciare.

Condotte reticenti, anche se probabilmente penalmente non rilevanti, ma gravi perché sovraespongono coloro che hanno maturato la scelta di doversi affrancare da tale fenomeno. Dinanzi a tali fatti, ove confermati, ci poniamo una domanda: quanto la scelta di pagare il pizzo, tra gli operatori economici interessati di quest’area della città, sia dettata da comprensibili ragioni di paura o da gravi rapporti, che non sono di natura illecita, ma che rilevano connivenza sociale e culturale con Cosa Nostra.

Se tale notizia fosse confermata, c'è solo un modo per fugare ogni dubbio: cogliere questa provvidenziale occasione per collaborare con i magistrati e i carabinieri. Addiopizzo rimane disponibile a supportare, come fatto in questi anni con diversi commercianti e imprenditori, tutti coloro i quali volessero avviare un percorso di collaborazione senza ambiguità e con la consapevolezza che si debba trattare di strade senza ritorno
».

Chiunque avesse bisogno di assistenza legale e sostegno per liberarsi dai suoi estortori, l’associazione antiracket Libero Futuro, insieme a Addiopizzo, è pronta ad appoggiare e accompagnare, con la massima discrezione, lungo il percorso dalla denuncia sino in tribunale. La sede si trova in via Alcide De Gasperi 53, telefono 333.9787396.

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