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Bibi Bianca: quei briganti che non vollero L’Unità d’Italia

Dolore, ma riscatto. Sulla scena, si respira aria di lotta e rivendicazione e non c’è spazio per la rassegnazione

  • 4 gennaio 2004

E fecero l’Italia” è il titolo dello spettacolo teatrale di Bibi Bianca che lunedì 5 e martedì 6 gennaio sarà ospitato alle 21 al teatro Crystal di Palermo (via Mater Dolorosa 64/a) con ingresso libero. La piece, dopo aver debuttato a Monreale e Potenza, sbarca in città e rivisita l’unità d’Italia attraverso i drammi e le musiche dei briganti meridionali, ma anche le lettere ed i proclami dei padri del Risorgimento. In scena, Bibi Bianca (anche autore e regista dello spettacolo), Monica Andolina, Ludovico Caldarera, Valentina Petrucciolo e Anton Giulio Pandolfo, mentre le musiche sono dei Tarantolati di Tricarico, lo storico gruppo di musica popolare della Basilicata con i suoi sette elementi della compagnia.  

“E fecero l’Italia” nasce da una lunga ricerca effettuata sulle dichiarazioni ufficiali rese alla stampa dai generali piemontesi, da Nino Bixio a Cavour e dalle osservazioni fatte sugli atti del Parlamento piemontese. Il testo travolge i padri del Risorgimento, Garibaldi e Cavour in testa, per restituirci un esercito di venduti al soldo dei piemontesi per un business che stava a cuore agli inglesi che, odiavano i Borbone. Lo spettacolo si sviluppa secondo due binari: da un lato, spicca il taglio giornalistico e satirico con cui Bibi Bianca affronta le vicende storiche; dall’altro, si sottolinea il patrimonio coreutico e musicale della terra dei briganti e dei contadini liberi, che hanno la voce dei Tarantolati di Tricarico.

Dolore, ma riscatto. Sulla scena, si respira aria di lotta e rivendicazione e non c’è spazio per la rassegnazione. Furono chiamati briganti, ma si trattava di quasi duecentomila contadini meridionali che si opposero alla creazione dell’Unità d’Italia e preferirono emigrare in America: furono, in tutto, circa 4 milioni.

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