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Dicotomie sonore per l’Orchestra Sinfonica

  • 21 ottobre 2006

Nuovo appuntamento con la stagione concertistica dell’Orchestra Sinfonica Siciliana che venerdì 27 ottobre alle 21,30 sabato 28 alle 17,30 e domenica 29 alle ore 11 al teatro Politeama "Garibaldi" di Palermo ha in scaletta brani di due Robert Schumann e Dmitrij Šostakovič.

Due tendenze musicali totalmente diverse, dunque, da una parte lo spirito di Schumann creativo e romantico, inserito perfettamente nel clima di metà Ottocento ma con una mentalità aperta al nuovo, un compositore che non sente affatto il peso dei suoi contemporanei come Schubert o Mendelssohn ma che cerca di rinnovare le classiche strutture musicali. Dall’altra parte il genio di Šostakovič, il suo trovarsi a comporre nella Russia degli anni trenta del Novecento. Un luogo che con le sue specificità politiche, lo stalinismo, la censura di un determinato modo di fare musica, nettamente influenzò il giovane musicista costringendolo a destreggiarsi nel sistema culturale del regime che non accettava nessuna forma d’arte al di fuori dei canoni del realismo socialista.
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Di Schumann sarà eseguito il "Concerto in re minore per violino ed orchestra", uno dei brani più discussi della sua produzione. C’è chi vi ha voluto vedere i primi segni della malattia mentale che portò il compositore alla morte. Il brano fu scritto per essere eseguito dal grande violinista Joachim il quale lo tenne per molto tempo nei suoi cassetti. Soltanto nel 1937 il concerto ha potuto essere inserito nel repertorio dell’autore dopo tutti gli ostacoli che gli eredi avevano creato per la pubblicazione. Questo brano risulta essere uno dei più classici e lascia di sicuro poco spazio ai virtuosismo del solista che si integra perfettamente in un dialogo armonico con l’orchestra. La "Sinfonia numero 4" di Šostakovič, secondo brano in programma, fu scritta tra il 1934 ed il 1936 ma fu eseguita per la prima volta nel 1961. I toni dominanti sono quelli di Mahler, il linguaggio riesce a fondere note timbriche e melodiche dando vita a un’opera tra le più vaste e complesse del nostro autore. La struttura sinfonica viene completamente mutata, sovvertendo i canoni tardo romantici ma lasciando spazio a ai sentimenti nella loro essenzialità.

A condurre l’orchestra sarà Nikos Athineos, accompagnato dal solista Domenico Pierini che dal 1990 è primo violino di spalla dell’Orchestra del "Maggio Musicale Fiorentino". Ha collaborato e continua a collaborare con le principali orchestre italiane tra cui quella della teatro alla Scala. Particolare curioso: suona con un violino "Lupot" del 1821 appartenuto a Maxim Vengerov. I biglietti per i concerti si possono acquistare presso il botteghino del teatro.

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