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Il complesso Sant'Antonino è ora Centro d'Ateneo

Dopo quattro anni di restauri, il convento di Sant’Antonino torna a vivere come Centro linguistico d’Ateneo: inaugurato il "blocco Smiriglio"

  • 18 dicembre 2012

Chiunque si sia trovato nei dintorni della Stazione centrale di Palermo, proprio all'imbocco di corso Tukory, non ha mai percepito nemmeno l'esistenza. Ma oltre quella che era un varco recante adesso l'insegna "Università degli Studi di Palermo", c'è sempre stato un convento che custodisce quattro secoli di storia della città. Un velo di opaca desolazione ha avvolto negli ultimi decenni l'area, bloccata in un arrancato intervento di recupero.

Adesso, dopo quattro anni di restauri, il convento di Sant’Antonino torna a vivere come Centro linguistico d’Ateneo, e si presenta per la prima volta alla città, sbarazzandosi di quel profilo desolato che tanto lo frendeva anonimo.

Certo, non tutta l'area è stata restituita agli antichi - seppur umili - splendori, solo i primi due lotti del complesso sono stati protagonisti del taglio del nastro, ma Roberto Lagalla, Rettore dell'Università degli Studi di Palermo ha definito la cerimonia «Un importante passo in avanti della logistica universitaria che accoglierà. Il centro di lingue straniere e la scuola di italiano per stranieri - aggiunge il Rettore - rappresenterà un nuovo polmone culturale nel centro della città in contiguità con gli altri insediamenti universitari, migliorando i servizi agli studenti e qualificando soprattutto il processo di internazionalizzazione che l'Ateneo in questi anni sta portando avanti».

Il complesso architettonico, costituito dalla chiesa omonima e dall’ex convento, ha all’esterno un grande cortile quadrato circondato da un porticato con alte colonne in pietra di billiemi e all’interno saloni con volte a crociera. Conserva anche un gigantesco mulino in legno massiccio, importante reperto di archeologia industriale.

Nato nel 1.600 per ospitare i frati minori di Sant’Antonino, e nel Novecento fu trasformato in caserma dell’esercito, il convento rischiò perfino di essere abbattuto a favore di una regolarità della rete stradale e di un ampliamento degli spazi intorno all’edificio ferroviario, riunscendo poi a rimanere al suo posto, insieme con la chiesa.

Nel 2004 è stato acquisito dall’Ateneo. All'inaugurazione del “blocco Smiriglio” avrebbe dovuto prendere parte, oltre al Rettore dell'Università e a Patrizia Ardizzone, Presidente del Centro Linguistico di Ateneo, anche Rosario Crocetta, cui era stato affidato il compito di presenziare l'intera cerimonia inaugurale. Il Presidente ha dato forfait ma ha inviato al suo posto due membri della giunta regionale: l'Assessore agli enti locali, Patrizia Valenti e l'Assessore alla Formazione, Nelli Scilabra. L'auspicio è che presto si possa godere dell'intera struttura.

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