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MusicAlea: Kent DuChaine l’asso bianco del blues

  • 7 novembre 2005

Finite le "prove generali" e i concerti gratuiti adesso MusicAlea, la rassegna dell’omonima associazione palermitana, entra nel vivo della scaletta: mercoledì 9 novembre alle ore 21.30 presso I Candelai di Palermo (via Candelai 75, ingresso intero 10 euro, mentre ridotto per soci Alea, Candelai e studenti 7 euro) si esibirà il bluesman americano Kent DuChaine, accompagnato da accompagnato da Jcat (batteria), Alfredo Dini (basso), Joe Meneghini (chitarra) e Franco Pirrello (ance). Nato in Minnesota ma cresciuto nel sud della Georgia, Kent ha abbracciato l’amore per il blues del Delta del Mississippi leggendo delle note riguardanti Robert Johnson su un album di Eric Clapton: da allora si immerge totalmente nella musica di Johnson, Muddy Waters, Lightening Hopkins, T-Bone Walker, Elmore James e Bukka White. Proprio a lui, americano di nascita e predicatore del blues statunitense, il direttore artistico Pippo Catanzaro consegnerà quest’anno la "Targa ‘ALEA’ 2005" - già attribuita in passato ad artisti come Peter Erskine, Lee Konitz e Enrico Rava - per l’inesauribile opera a favore della cultura musicale, popolare e blues. Scelta più che mai azzeccata visto che la rassegna è stata dedicata ai fratelli coinvolti nella catastrofe di New Orleans.
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Compositore dalla vena fluente, capace però di restare nella scia dei grandi padri da cui la sua ispirazione trae linfa, presenza scenica potente e carismatica, i suoi spettacoli sono sempre affascinanti ed impetuosi. Le prodigiose note balzano fuori dalla sua fedele compagna di viaggio, una "National Steel Guitar" del 1934 che lui ha rinominato affettuosamente "Leadbessie": con essa, rivisita al meglio alcune pietre miliari del blues in veste squisitamente unplugged, senza fronzoli e accompagnamenti ritmici di alcun tipo, solo la sua voce (che a tratti potrebbe ricordare quella tenebrosa di Nick Cave) e quella di Leadbessie e l’effetto è tutt’altro che scontato. Kent ha una grande "carica interiore" che riesce a trasmettere attraverso la sua chitarra, percossa ritmicamente con forza o lambita da dita soffici nelle lente ballate evocative. La sua carriera deve molto all’incontro con lo straordinario bluesman Johnny Shines, con il quale ha registrato "Back to the Country" accaparrandosi l’agognato "WC Handy Award" come "Miglior album country blues". In occasione del premio "King of the Delta Blues", conferito dallo Smithsonian Institute a Robert Johnson, DuChaine e Shines sono stati fra i pochi ad avere l’onore di esibirsi al "25th annual Festival of American Folklife", suonando nell’album "Roots of rhythm and blues: a tribute to the Robert Johnson Era", candidato ai Grammy Award nel ’91. DuChaine e Shines hanno suonato insieme in oltre 200 concerti (Johnny affermava che la musica di Kent lo faceva tornare ai giorni della gioventù) percorrendo in lungo e largo il Nord America; collaborazione interrottasi nel ’92 quando Shines è passato a miglior vita.

Ma nel frattempo Kent ha continuato la sua carriera da solista, mantenendo la stessa verve di sempre. C’è anima, forza, sentimento, amore, rispetto, passione ed energia, e solo ascoltando brani come "Preachin’ Blues", "Travelin Riverside Crossroads", "Come into my Kitchen", "Waikin Blues" e "Sweet Home Chicago" di Robert Johnson, ci si capacita della grande abilità di DuChaine nel calarsi magnificamente nel ruolo di bluesman bianco, assecondato da una tecnica chitarristica inusuale nella quale gli stessi i musicisti neri riconoscono quella maestria e quel rispetto che permettono a DuChaine di perpetuare con sincerità la leggenda del Delta: al cantautore Wille Dixon, DuChaine ricorda un giovane Muddy Waters; secondo Robert Tilling del Blueprint Magazine è "uno dei pochi musicisti che può realmente suonare le canzoni di Robert Johnson con potenza e convinzione"; e non a caso, una delle sue esibizioni è stata definita dal "Times" di Londra "uno dei cinque migliori concerti del Regno Unito". Insomma, Palermo avrà l’onore di ospitare un autentico poeta del blues… e non è affatto poco. Info sull'intera rassegna su www.musicalea.com.
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