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Saldi e vendite in Sicilia, -20% rispetto al 2010

L'idea di anticipare i saldi esita a dare i suoi frutti. Il presidente della Camera di Commercio Helg: «Il problema è che soldi, i palermitani, non ne hanno»

  • 6 luglio 2011

Dopo i primi giorni di saldi ancora nessun fila di fronte ai negozi. Confermate le aspettative in calo delle vendite da parte della Confcommercio, che registra una calo di circa il 20-25%; per tirare le somme, però, bisognerà aspettare la chiusura dei saldi. I commercianti speravano di recuperare qualche punto percentuale per risollevare il proprio business ma ad oggi restano delusi.

«Le vendite stanno andando male - afferma all'Italpress Roberto Helg, presidente della Camera di Commercio - in linea con trend negativo di tutta la stagione. Fino ad ora rispetto all’anno scorso siamo indietro del 20-25% ma il rischio è che questo crollo non rimanga su questi livelli ma possa anche andare oltre il 30%, prospettando così uno scenario davvero preoccupante». Il settore più colpito sembrerebbe quello dell'abbigliamento. «I consumatori - continua Helg - comprano capi già a basso prezzo senza sconti, che diventano a prezzi irrisori con i saldi. Il problema è che soldi i palermitani non ne hanno, s'indebitano sempre di più e sempre più numerosi rientrano nelle black list di cattivi pagatori. Si dovrebbero rilanciare i consumi, dando una boccata d'ossigeno ai redditi dei cittadini che ormai hanno uno scarso potere d'acquisto».

Anche il Codacons aveva annunciato un sensibile calo degli acquisti, sottolineando che a patire la riduzione sono soprattutto i piccoli negozi, la cui tendenza è divergente rispetto a quella dei centri commerciali e delle cittadelle degli outlet.

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