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Sicilia e Romania insieme per “Hamlet”

  • 11 settembre 2006

Una rilettura di una grande tragedia shakespeariana rende più vicine, in questi giorni di settembre, Palermo e Bucarest. Il merito va ad “Hamlet, Album di famiglia”, spettacolo diretto dal regista palermitano Claudio Collovà, e realizzato da un cast artistico e tecnico interamente rumeno. “Hamlet” è frutto di una coproduzione tra la Cooperativa teatrale Dioniso di Palermo e il TeatrulMic di Bucarest, struttura fondata nel 1914, che può vantare di aver incluso nel suo repertorio opere della drammaturgia nazionale e mondiale e di avere lanciato registi conosciuti e importanti come Liviu Ciulei, Radu Penciulescu, Crin Teodorescu, Catalina Buzoianu e Silviu Purcarete.

Lo spettacolo, dopo essere stato presentato lo scorso sabato proprio al TeatrulMic, sarà in scena a Palermo presso il Nuovo Montevergini, dal 15 al 21 settembre alle 21,15 nell’ambito del Kals’Art 2006. A partire da ottobre verrà inoltre presentato a Bucarest nella prossima stagione teatrale e mantenuto in allestimento per due anni. E’ prevista inoltre una tournèe rumena ancora in fase di programmazione.

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Si tratta di una lettura contemporanea del dramma di Shakespeare, nutrita però di apporti esterni provenienti da fonti illustri come Müller, Rilke, e Majakovskij, e che concentra la sua attenzione sul ristretto nucleo familiare del Re Claudio, la Regina Gertrude, Ofelia e Amleto. A fare la sua comparsa in scena anche un personaggio di invenzione, chiamato Calauza, (traghettatore) curatore dei destini e dell’esistenza sulla terra che accompagnerà i protagonisti nel viaggio verso il compimento della loro sorte.

Ambientato in una stanza, il cui pavimento è interamente assediato dai libri che Amleto avrebbe voluto leggere – se fosse stato risparmiato alla missione della vendetta – il dramma si svolge attraversando un percorso originale che non tiene conto della successione narrativa della tragedia. La scenografia – che porta la firma del britannico Andrew Walsh, già collaboratore in passato del regista – è essenziale, allusiva e basata sull’opera fotografica del ceco Ian Saudeck, così come i costumi ideati da Velica Panduru.

Questo è l’ultimo di una nutrita serie di progetti teatrali che portano la firma del regista Claudio Collovà, molti dei quali presentati in festival internazionali di teatro. Tra i suoi lavori più noti ricordiamo "Le buttane" di Aurelio Grimaldi, "Eredi" su Magritte, "Miraggi Corsari" da Pasolini, "Fratelli" di Carmelo Samonà, "La caduta degli angeli" dai drammi celtici di W.B. Yeats, "K. l’agrimensore" dal Castello di Kafka, "La famiglia" dal Re Lear di Shakespeare, "La terra desolata" di Eliot, "Donne in tempo di guerra" da "Le Troiane" di Euripide, ultimo suo lavoro che ha inaugurato il Festival di Berlino nel 2005.

Inoltre dal 1997 a oggi ha curato anche progetti teatrali cui hanno partecipato giovani minori dell’area penale. E’ uno dei fondatori della Cooperativa Teatrale Dioniso, nata a Palermo nel 1985 grazie ad un gruppo di artisti siciliani. Fin dall’anno della sua fondazione la Cooperativa ha contribuito a sviluppare un lavoro mirato all’affermazione del teatro di ricerca e di sperimentazione, proponendosi anche come società in grado di proporre e gestire progetti di formazione teatrale.

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