ATTUALITÀ

HomeNewsAttualità

Palermo e il "fermo movida": quella tribù senza regole

La movida torna sotto i riflettori. In barba al Tar, il Consiglio Comunale temporeggia nuovamente: prorogata l’ordinanza sulla quiete pubblica sino al 31 ottobre

  • 5 ottobre 2015

Nuova ordinanza sulla movida: la vita notturna palermitana torna sotto i riflettori, ma ancora nulla sembra riuscire a regolare i tanto bersagliati “schiamazzi” dell’efferata no stop del divertimento.

In baffo al Tar, il Comune proroga per tutto il mese di ottobre la contestata ordinanza che regola la convivenza tra le funzioni residenziali e le attività di esercizio pubblico e svago.

Pugno duro, quello del sindaco, con la reiterata ordinanza, in vigore dal 1 ottobre, contro chi disturba sonno e quiete pubblica, e in più la minaccia di poteri extra ordinem, ma ancora nessun regolamento in vista dal tavolo comunale.

Perché simili temporeggiamenti? Quando, al contrario, tutti osannano l’interesse pubblico e dei commercianti?

Eppure, persino il primo cittadino sembra scuotere le acque e denunciare l’inerzia di Sala delle Lapidi: «È un ritardo-ribadisce il sindaco Leoluca Orlando- che rischia di determinare un inaccettabile arretramento nel contrasto a tutte quelle forme di illegalità che le forze di Polizia continuano a registrare in vaste zone della città e che richiedono l’adozione di un efficace strumento».

La proroga sino al 31 ottobre sta stretta a chi chiede provvedimenti immediati, ma soprattutto non migliora, di contro alla dimostrata efficacia riconosciuta da molti, i caldi rapporti tra commercianti, cittadini e istituzioni.

Ancora tanta incertezza, insomma, e fughe all’indietro senza ombra di dialoghi concreti. Ma, possibile che musica e alcol provochino così grandi inceppamenti?

La “movida selvaggia” aspetta ancora di uscire dalla sua tribù. Tacerla non basta, occorrono sistemi di integrazione per la comunità che la vive o la ripudia. Di questi sistemi aspettiamo i segnali, modi non superflui di gestire il territorio, e la sua vivibilità.

Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI