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AreaAcustica, minirassegna d'autore all'Agricantus

  • 12 febbraio 2006

Sarà un elogio ad alcuni grandi protagonisti della musica d’autore italiana, colossi del cantare e suonare nostrano che a scadenza "mensile" si alterneranno sul palco del CCP Agricantus di Palermo (via Nicolò Garzilli 89): aprirà i battenti giovedì 16 febbraio la rassegna AreAcustica con il concerto di Mauro Pagani in versione trio, il quale, attualmente impegnato sul fronte "produttivo", porterà sul palco i suoi quarant’anni di musica (biglietto posto unico numerato 13 euro intero, 10 euro ridotto per Cral, Carta Ideanet e Carta Diamond, prevendita da QuisiTicket, presso lo stesso teatro Agricantus, dal lunedì al sabato, ore 15.30/20.30, prenotazioni al numero 091.309636).

Un repertorio, quello del musicista di Chiari, che parte dai giovani movimenti della Milano post-sessantottina e si trasforma in uno dei gruppi storici dello scenario progressive rock mondiale: la Premiata Forneria Marconi il cui sodalizio artistico troverà ispirazioni di spessore iraggiungibile, spaziando in quelle straordinarie e indimenticabili "combutte" con Fabrizio De Andrè. Pagani, che è coautore dell’indimenticabile "Creuza de ma", storico album del cantautore genovese, ha recentemente riproposto questo caposaldo della letteratura musicale con ottimi risultati. Violinista dal tocco sensibile, lo si può ascoltare spesso in collaborazioni con altri artisti, accanto alle produzioni discografiche, fino ad arrivare alla creazione di jingle pubblicitari (pratica molto diffusa tra i "colleghi" della Pfm visto che la sigla del Tg5 è scritta da Franz di Cioccio). L’esperienza e la preparazione al servizio della musica, d’autore e commerciale, senza snobismi di sorta, senza pregiudizi. Curiosi di vedere come questo connubio sarà impostato all’interno dell’esibizione di AreAcustica (vedi anche l'articolo "Mauro Pagani, leggenda del rock tricolore") .
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AreAcustica che tornerà giovedì 23 marzo con il concerto di Peppe Servillo e Fausto Mesolella, rispettivamente voce e chitarra degli Avion Travel, gruppo nato all’alba degli anni ottanta e arrivato alla ribalta negli ultimi anni grazie a una "gentilezza" nell’approccio musicale che non poteva passare inosservata. Impegnati su vari fronti, dall’ormai famosa "Orchestra di Piazza Vittorio" a collaborazioni di vario genere gli Avion Travel sono soliti "segmentarsi" per riproporsi in veste inedita. In questo caso, per l’appunto, in versione duo, pronti a riproporre versioni inedite di "Sentimento" e "Dormi e sogna" ma anche nuovi esperimenti che hanno caratterizzato gli ultimi intensi anni di entrambi i musicisti come nel caso del primo album inedito di Mesolella: "I piaceri dell’Orso".

L’appuntamento di aprile, precisamente giovedì 13, sempre all’Agricantus, vedrà ospite il duo Antonio Marangolo e Flaco Biondini. Sassofonista e compositore, il primo, con un trascorso rock, muove i suoi passi all’interno della musica d’autore sposando la causa di artisti prestigiosi: da Paolo Conte, con il quale collabora per tutti gli anni ottanta, a Vinicio Capossela, per il quale arrangia i primi album. Fine jazzista, con il suo quartet è andato a convincere l’esigente platea del Festival du Jazz di Montreal, pubblicando anche un cd, "Afa". Il trait d’union, che collega Marangolo e Flaco Biondini è l’ormai storica collaborazione con Francesco Guccini. Il chitarrista argentino, arrivato in Italia negli anni settanta ha collaborato tra gli altri con Roberto Vecchioni, Sergio Endrigo, Claudio Lolli, mettendo sempre la tradizione sudamericana, segnatamente tango e milonga a supporto dei cantautori italiani, da sempre affascinati dal sound argentino.

L’ultimo appuntamento di AreAcustica, giovedì 4 maggio, ospiterà Ambrogio Sparagna in duo con l’icona del prog italiano Francesco Di Giacomo del Banco del Mutuo Soccorso. La collaborazione tra i due, sigillata all’interno dell’ultimo omonimo album di Sparagna, porterà sul palco dell’Agricantus la ricerca etnomusicologica e la sperimentazione creativa dell’artista di Latina (ricordiamo i lavori per il teatro, per Radio Rai 3, "La via dei Romei" con Francesco De Gregori nel ruolo di cantastorie), mischiata alla voce e all’esperienza di Francesco Di Giacomo che oltre ad aver siglato con il Banco album storici, tra tutti ricordiamo "Darwin" e "Io sono nato libero", continua a cimentarsi in sperimentazioni di alto spessore e, curiosità, si racconta nel sito internet ufficiale del Banco con una frase criptica e geniale: "Nacque, visse e si contraddisse": un monito ai professorini che la sanno sempre troppo lunga su tutto.

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