Il chip sotto pelle che controlla il diabete: "Eversense" anche al Policlinico di Palermo

Un piccolo chip che impiantato sotto pelle tiene sotto controllo il livello di glucosio nel sangue e invia i dati al trasmettitore che a sua volta li invia al nostro cellulare.

Una svolta per i diabetici che con "Eversense", questo il nome del sensore, sono costantemente informati sul proprio stato di salute e, il funzionamento del chip, è garantito per tre mesi: dopo questo lasso di tempo infatti è consigliabile farlo controllare, dal momento che è sempre un oggetto esterno a contato con il nostro organismo.

Ma torniamo al dunuqe: praticamente senza alcuno sforzo e semplicemente utilizzando il proprio smartphone, il sensore sotto pelle per diabetici è anche a Palermo e il primo impianto è stato già fatto al Policlinico Paolo Giaccone, nell'unità operativa di malattie endocrine, del ricambio e della nutrizione, diretta dalla professoressa Carla Giordano.

In sostanza al paziente è stato inserito un piccolo chip sottopelle e applicato uno smart transmitter (un trasmettitore intelligente) che è abbinato a un'applicazione che si scarica sullo smartphone e che è sempre possibile rimuovere.

Mentre il chip ha il compito di misurare il glucosio, lo smart transmitter li "traduce" in dati e li invia all'applicazione, rendendo possibile una lettura comprensibile e, conseguentemente, una continua misurazione.

Il transmitter, che funziona grazie a una batteria ricaricabile, è pensato anche per emettere avvisi e vibrazioni in base alle impostazioni dei valori di glucosio, queste sono scelte dall'utente.

L'intero sistema viene comunque impiantato in ambulatorio sottoponendo il paziente all'anestesia locale e facendo un'incisione di pochi millimetri che consente l'inserimento del sensore.

Per tutte le informazioni su "Eversense" è possibile consultare il sito web del sensore, mentre per considerare l'ipotesi dell'impianto basta rivolgersi al proprio diabetologo.