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I nuovi "frutti della passione" più vicini che mai: mango e avocado coltivati in Sicilia

Alcune zone dell'Isola sono perfette per coltivare i frutti tropicali, perché comprare quelli spediti (ancora acerbi) da Paesi lontani? La storia di Maruzza Cupane e della sua idea

  • 19 aprile 2018

Maruzza Cupane

È Maruzza Cupane l'imprenditrice che ha scommesso sulle potenzialità del territorio siciliano per la coltivazione e la produzione di frutti tropicali biologici: da svariati anni ormai nei centri di ricerca dell'ambiente universitario ci si occupa di queste specie esotiche e della possibilità di coltivarle convenientemente nel territorio siciliano.

Grazie a questi studi è stata accertata la vocazionalità solo di alcune zone della Sicilia, che presentano la perfetta combinazione tra clima, terreno e qualità delle acque.

Il caso volle che l’azienda agricola della famiglia Cupane ricadesse proprio in una di quelle zone. Fu così che Maruzza Cupane, una giovane imprenditrice siciliana con una laurea specialistica in frutticoltura mediterranea, ha fatto del caso la sua opportunità.

Cavalcando la più recente moda culinaria che vede sbancare la frutta tropicale anche nelle tavole più tradizionali - quale immancabile componente radical-chic dell’alimentazione di nuova generazione - Maruzza ha fondato a Rocca di Caprileone in provincia di Messina un’azienda agricola specializzata nella coltivazione e produzione di frutti tropicali biologici affiancandola, senza trascurarla, a quella tradizionale degli agrumi siciliani.
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A spingerla a portare fino in fondo il progetto è stata proprio l'opportunità: coltivare frutti belli, buoni ed esotici direttamente nella sua terra.

Sono sei gli ettari di terreno dedicati alla coltivazione dei frutti esotici, come il mango e l’avocado, nei quali sono stati realizzate anche delle apposite serre innovative “climatizzate” in grado di riprodurre costantemente la temperatura ottimale dell’habitat in cui, in natura, crescono questi frutti.

«Il vantaggio offerto dai frutti tropicali made in Sicily – continua l’imprenditrice – sta tutto nel fatto che possono essere raccolti molto più vicini al loro periodo fisiologico di maturazione rispetto a quanto avviene, invece, per i prodotti importati dal Sudamerica, i quali molto spesso, se non sempre, vengono raccolti e spediti acerbi in vista del viaggio di importazione che li attende per arrivare quasi maturi a destinazione».

Dal punto di vista più strettamente commerciale il mercato sembra essersi dimostrato fin da subito molto ricettivo alla proposta della Cupane, che ha riscontrato un forte interesse sia da parte dei consumatori diretti e del mercato locale sia da parte della grande distribuzione.

«E pensare – dice Maruzza - che la maggior parte dei consumatori il mango o avocado non l'ha mai gustato per davvero... il profumo che raggiunge un mango alla giusta maturazione è davvero una delizia».

La scommessa è stata pienamente vinta e si rivela in ultimo un ottimo esempio di imprenditoria che non dimentica le potenzialità della sua terra, ma che al contrario viaggia verso la valorizzazione delle risorse locali mossa da una estrema fiducia nella crescita dell’Isola.
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