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La Sicilia è ancora più fashion: i fichi d'india diventano gioielli con i monili "Siku"

Graziana Giunta è una designer di Enna che ha avuto un'intuizione e così ha aggiunto una nuova collezione nel suo atelier ispirato al riciclo e al riuso di materiali

  • 20 agosto 2018

Orecchini in fibra di fichi d'india, collezione "Siku"

Della serie "non si butta via niente". Graziana Giunta é la designer ideatrice della collezione di monili “Siku” realizzata con fibre dei fichi d’India. Graziana é una artista siciliana che vive e lavora ad Assoro, in provincia di Enna, nel atelier "Manituana" ispirato al riciclo e al riuso di materiali considerati di second’ordine.

L’ultima creazione di Graziana é stata la realizzazione di una linea di gioielli utilizzando le fibre essiccate delle pale dei fichi d’india.

«Appena finita l’estate - spiega Graziana - quando gli arbusti vengono alleggeriti dalle pale seccate dal sole, le raccolgo e le porto in atelier, dove le pulisco e ne scelgo le parti più legnose che poi taglio, coloro con vernici atossiche e monto infine come veri monili».

Il procedimento per ottenere il materiale fibroso utilizzato nei bijoux di Graziana consiste nel far essiccare le foglie dei fichi d’India fino alla completa disidratazione della pianta così da conservarne quindi solo la componente fibrosa che, nella parte bassa della pala, si presenta particolarmente robusta e legnosa, perfetta, dunque, per essere lavorata.
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«Le fibre essiccate delle pale dei fichi d’india - continua la designer - le utilizzavo già dai tempi del liceo come superficie di base per i miei lavori grafici. Un giorno, mentre ero in atelier, me le sono ritrovate davanti in tutto il loro splendore, coloratissime, e ho subito pensato che era una materia prima perfetta per farne dei gioielli molto particolari».

Anche l’ateliet di Graziana rispecchia la sua filosofia ecosostenibile: «Il nome del mio atelier “Manituana” - racconta la designer - nel linguaggio degli indiani d'america significa il giardino del grande spirito a voler significare un luogo destinato a dare una seconda vita a tutto ciò che normalmente é destinato ad essere buttato via».

Ambientalista e vegana, Graziana fa parte del comitato No Muos e si impegna anche con Legambiente nell’organizzazione delle giornate ecologiche durante le quali, insieme ai ragazzi delle scuole, si raccolgono i rifiuti per differenziarli o riciclarli.
«La mia arte - conclude sorridendo - è del tutto coerente anche con la mia vita privata. In più mi piace l'idea di regalare un pezzo della mia terra a chi acquista una mia opera».
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