L'Ateneo palermitano rimborsa le tasse ai meritevoli

L’Università di Palermo riesce a dimezzare il buco di bilancio: se nel 2009 il deficit era di circa 31 milioni, l’anno scorso è sceso a 13,3 milioni. Grazie a questa boccata d’ossigeno adesso si può pensare al rilancio della ricerca e della didattica: il Rettore Lagalla ha annunciato che novità del prossimo anno saranno il rimborso delle tasse per i laureati più meritevoli, che riguarda duecento studenti di reddito medio-basso che si sono laureati con un voto tra 105 e 110, l’avvio dei corsi di tutoraggio per gli esami più ostici, cioè le "materie scoglio", in cui gli studenti incontrano le maggiori difficoltà (con corsi che si svolgeranno tra giugno e settembre e serviranno a migliorare la preparazione in vista degli esami) e l’apertura del Centro linguistico d’Ateneo.

Inoltre, sono state stipulate due convenzioni con Malta e Tunisi per corsi di inglese e arabo per gli studenti. Novità anche per i ricercatori, con l’annuncio dell’avvio di 61 nuovi concorsi. Sicuramente un successo per l’Ateneo palermitano, che è riuscito ad ottenere questi risultati col blocco del turnover imposto dal ministero, il taglio delle risorse dei dipartimenti e il loro accorpamento, ma anche la contrazione dei dottorati e l’incremento delle tasse universitarie, ma che rischia un ulteriore buco del bilancio a causa della costante riduzione dei finanziamenti statali e del contenzioso con il Policlinico.