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La via lattea: viaggio tra scienza, storia e arte

La mostra multimediale “La via lattea, tra scienza storia e arte”, allestita nelle Segrete del Complesso monumentale resterà aperta al pubblico gratuitamente

  • 5 maggio 2009

La Via Lattea si presenta come un debole chiarore che disegna tra le stelle una curva sinuosa. Quante volte ci siamo incuriositi ad osservare questo fenomeno? Nel corso della storia molti miti e leggende sono sorti per spiegare la sua origine, finché la scienza moderna ne ha svelato la natura fisica, riconoscendo in essa il bagliore diffuso della Galassia nella quale siamo immersi. La Fondazione Federico II e l’Osservatorio astronomico di Palermo continuano la loro collaborazione, già avviata con la mostra “Le pagine di Urania”, allestita nella chiesa di Sanata Maria delle Grazie, sottostante la Cappella Palatina di Palermo. Dunque ancora un’iniziativa in tema, nell’Anno internazionale dell’Astronomia, indetto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per il 2009.

La mostra multimediale “La via lattea, tra scienza storia e arte”, allestita nelle Segrete del Complesso monumentale, che solitamente non è inserito nel percorso turistico, resterà aperta al pubblico gratuitamente (ingresso da piazza del Parlamento) dal 5 maggio al 5 giugno (orari di apertura: dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 17.30, mentre la domenica ed i giorni festivi dalle 8.30 alle 12.30, sempre prenotando al numero 091.233111). «”Tra scienza, storia ed arte” - afferma il direttore generale della Fondazione Federico II, Lelio Cusimano – tramite quest’iniziativa descriviamo alcune interessanti linee del rapporto tra la volta stellata e l’uomo».

L’azione dell’Osservatorio Astronomico è preposta alla divulgazione della materia e tutte le iniziative sono presenti nel sito www.astropa.unipa.it. Attraverso pannelli espositivi, filmati, documenti, la mostra introduce alla comprensione della Galassia come “la grande periferia” del nostro ambiente terrestre. «L’astronomia è una materia che presenta più dentellati – spiega Antonio Maggio, il vice-direttore dell’Osservatorio astronomico di Palermo. – Tra letteratura, storia e scienza... proprio come questa mostra, un percorso dotato di due sezioni e video multimediali per un argomento che ha visto l’avvicendarsi di svariate teorie per ogni popolo e tempo».

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