I cittadini si riprendono lo Sperone di Palermo: una passeggiata nei luoghi simbolo del quartiere

Continuare a dare voce a tutte le persone di questa città che credono ancora in un cambiamento possibile. "Luci allo Sperone" è un'iniziativa che vede cittadini e cittadine impegnati in una passeggiata nei luoghi simbolo del quartiere. Un po' come disporsi alla cura delle ferite per cercare nello stesso tempo la luce che già esiste nelle periferie della città.

Il quartiere alla periferia di Palermo nei giorni scorsi è stato al centro dell'attenzione dei media  per l’arresto di 57 persone per spaccio di droga, in cui erano pesantemente coinvolti anche minori. L'appuntamento è fissato sabato 4 dicembre, alle ore 9.30 alla Palestra Valentino Renda, in via XXVII Maggio, 26 . 

Un modo per riconoscere le potenzialità di tanti luoghi “sospesi”, abitati e animati da tante persone belle. "Il pessimismo imperante, spesso mascherato da realismo -  affermano gli organizzatori - ha impedito per lungo tempo l’emergere di un nuovo orizzonte e di una nuova prospettiva capace di cogliere la scintilla indispensabile per trasformare la nostra città".

Adesso cittadini, cittadine e associazioni che vivono a Palermo, accomunati dal desiderio di incontrare altri cittadini e cittadine, si mettono in ascolto e a disposizione delle realtà apparentemente più fragili della nostra città, che presentano energie positive e voglia di riscatto. 

"Vogliamo essere città che incontra, che ascolta, che denuncia, che si lascia coinvolgere per impegnarsi insieme - aggiungono i promotori-. Quando diciamo Sperone parliamo di tutta la città, quando diciamo Sperone parliamo anche di noi, del nostro presente e del nostro futuro di cittadini, di bambini e bambine, di uomini e donne. Lo Sperone, così come Palermo tutta, è cosa nostra, e non di cosa nostra".

Un appello lanciato a tutti quelli che vorranno partecipare, insieme alle associazioni, alle scuole, alle parrocchie, a coloro che ogni giorno si sforzano di costruire frammenti di speranza nel territorio. Si attraversa il quartiere, camminando insieme per “accendere luci” allo Sperone.