Proiezione del film "L´ultimo uomo della Terra" di Sidney Salkow e Ubaldo Ragona
Due mezzi espressivi che sembrano lontani per forma e per sostanza che nel cinema sembrano trovare un terreno comune pur mantenendo la loro autonomia di linguaggio: così letteratura e cinema si incontrano al premio internazionale "Efebo d'Oro" con cui si premia il regista del miglior film tratto da un libro.
Giovedì 12 novembre in programma un nuovo appuntamento della rassegna dedicata alla cineteca Griffith con la proiezione del film "L'ultimo uomo della Terra" di Sidney Salkow e Ubaldo Ragona, un horror fantascientifico del 1964 tratto dal romanzo post apocalittico di Richard Matheson "Io sono leggenda".
Prima e assai misconosciuta versione di "Io sono leggenda" dell’autore (attivissimo anche come sceneggiatore) Richard Matheson, con un bravissimo Vincent Price che regge quasi da solo l’intero film e una Roma assolutamente inconsueta - magnificamente fotografata da Franco Delli Colli - a far da sfondo. Seguiranno altre due versioni del romanzo, una nel 1971 con Charlton Heston protagonista, l’ultima interpretata da Will Smith nel 2007.
La serie di proiezioni in programma rappresentano un omaggio ai quarant’anni di attività della cineteca Griffith, un’istituzione che ha avuto un ruolo fondamentale nel preservare la memoria della narrazione cinematografica di ogni tempo e ogni luogo.
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