Dopo 40 anni Sferracavallo (forse) ha una data: quando vedrà la bretella taglia-traffico

A Sferracavallo chiedono e aspettano (da 40 anni) la bretella che collegherebbe via Nicoletti con via Tritone, così da decongestionare il traffico cittadino soprattutto durante la bella stagione. Adesso, però, sembra esserci una data, ma non è tanto vicina. Anzi.

La realizzazione dell'opera, "Via di fuga ‐ strada di collegamento tra la via Nicoletti e la borgata di Sferracavallo”, è finanziata con 8 milioni di euro provenienti dal programma Fsc (Fondo per lo sviluppo e la coesione) 2021-2027. Finanziamento approvato con una delibera della giunta regionale del 22 maggio.

«Ho chiesto agli uffici competenti chiarimenti sui tempi di realizzazione - fa sapere il consigliere comunale, Antonino Randazzo –. La data di inizio lavori è prevista per il primo semestre del 2027, mentre l'opera dovrebbe essere pronta e utilizzabile entro il secondo semestre del 2030». Insomma, bisogna aspettare ancora un po' prima di vederla realizzata.

«Chiedo adesso al Comune di Palermo e alla Regione Siciliana di compattare questi tempi, sicuramente eccessivamente lunghi per quella che è un’arteria fondamentale per snellire il traffico nella borgata di Sferracavallo», conclude Randazzo.

Immediate le prese di posizione: «Da più di 40 anni, diverse generazioni della borgata lottano affinché si possa realizzare un’importante alternativa all’unica via attualmente presente, a Sferracavallo, che è proprio la via Sferracavallo, in cui convergono tutte le direzioni da e per l’autostrada, ma anche per Isola delle Femmine e Tommaso Natale e, quindi, il centro città – precisa Simone Aiello consigliere della VII Circoscrizione -.

Di conseguenza, in un’unica strada, e con un flusso automobilistico così importante, specialmente nei fine settimana e durante l’estate, l’arteria si blocca. Poi, in caso di incidenti o rallentamenti, spesso si dirotta tutto il traffico verso questa piccola bretella di via Palazzotto. Il tutto fa aumentare notevolmente l’intasamento. E, spesso, purtroppo, accade che si rimanga imbottigliati per ore».

La buona notizia è che (finalmente) dopo tanti anni, si è riusciti ad ottenere il finanziamento.

«Tutto sembrava che si potesse concludere in un anno. Ma ciò non è avvenuto, purtroppo, perché si deve preparare ancora il progetto esecutivo - conclude Aiello -. Poi, l’iter prevede altri passaggi, come la validazione da parte del Consiglio comunale, la preparazione del bando e i vari tempi tecnici.

Sembrerebbe che quel periodo che si sperava utile per la realizzazione, stimato in circa un anno, a quanto pare slitterà ancora e chissà per quanto tempo».