Se ti trasferisci qui ti danno cinquemila euro: in Sicilia c'è un borgo che ti paga per viverci

Un contributo di 5 mila a fondo perduto a chi decide di trasferirsi a Montalbano Elicona. Somma che può addirittura essere incrementata per le famiglie con figli minori. Non è uno scherzo, è proprio così. Proclamato Borgo dei borghi d'Italia nel 2015 e considerato uno dei gioielli dell'entroterra messinese, è vittima di un progressivo e inarrestabile spopolamento.

Il Comune, guidato dal sindaco Filippo Taranto, ha quindi deciso di correre ai ripari e ha studiato tre allettanti proposte per attrarre potenziali residenti ma anche piccoli imprenditori, artigiani e (perchè no) anche operatori turistici. Un piano messo a punto grazie ad un finanziamento straordinario del Ministero degli Interni per le aree interne marginali.

Non solo 5 mila a fondo perduto per i potenziali residenti. L'amministrazione mette in palio contributi fino a un massimo di 10 mila euro alle attività commerciali, artigianali e agricole che intendono avviare le loro attività nel borgo medievale. Il terzo intervento consiste nell'assegnare, a imprenditori che desiderano investire a Montalbano, immobili ed edifici in disuso ristrutturati dal Comune, in comodato d'uso gratuito, per almeno 5 anni.«Siamo convinti che con questa strategia riusciremo a vincere la battaglia contro lo spopolamento - dichiara il sindaco Filippo Taranto - Il nostro obiettivo è fermare il flusso migratorio in uscita e invertire la rotta, attraendo nuovi abitanti».

Ad andare via sono soprattutto i giovani. Basta pensare che in un secolo, gli abitanti sono passati da oltre 7 mila del 1921 a poco più di 2 mila, secondo l'ultima rilevazione Istat del 2017. A ottobre è andato in pensione l'unico medico di famiglia e nessuno lo ha mai sostituito. Così due volte a settimana arriva un medico di base da un comune vicino.

Eppure Montalbano Elicona ha tutte le carte in regola per essere un interessantissimo luogo d'attrazione. Un territorio di montagna ma a pochi chilometri dal mare: si impiegano in media venti minuti grazie alla nuova strada di collegamento Falcone/Montalbano. Conserva poi una storia plurimillenaria tanto che qui si trova la Argimusco, conosciuta come la «Stonehenge d’Italia», dove si trova un gruppo di megaliti che ricordano quelli del celebre sito inglese.

Nel 2015, si aggiudicò il titolo di borgo più bello d'Italia, concorso indetto nell'ambito della trasmissione di Raitre «Il borgo dei borghi». Una vetrina importante per il territorio, grazie alla quale si creò un importante flusso turistico mai avuto in precedenza. A mettere a rischio il futuro di questo gioiello medievale è lo spopolamento. Da qui le tre iniziative sperimentate dal sindaco.