Storie, ricordi e aneddoti divertenti: due "Chiacchiere da bar" con Francesco Massaro a Sanlorenzo Mercato

Francesco Massaro
Osservazioni, piccoli squarci di vita tra battute esilaranti, clienti stralunati, ricordi nostalgici, situazioni strampalate eppure verissime: mercoledì 6 marzo Francesco Massaro porta a Sanlorenzo Mercato tutta l'umanità che frequenta il Bar Massaro di Palermo, al centro del suo libro "Chiacchiere da bar" (Torri Del Vento Edizioni).
Con l'autore, protagonista narratore di aneddoti esilaranti e spunti dolceamari, saranno presenti i due giornalisti Vincenzo Marannano e Fabrizio Carrera.
Il bar raccontato con il cinismo e il distacco di cui Francesco Massaro è capace, diviene espressione anche di solitudini di personaggi, ognuno con i propri vizi privati e pubbliche virtù.
Cronista per vent'anni di nera e di giudiziaria al "Giornale di Sicilia", dove ha raccontato i fatti di cronaca più importanti a cavallo fra gli anni Novanta e il Duemila, vincitore del Premio "Mario Francese", Francesco Massaro nel 1998 ha fatto una scelta di campo.
Per dieci anni ha vissuto in bilico tra la sua vecchia e nuova vita da proprietario del bar, finché ha deciso di assumersene in pieno la responsabilità. Ma non si è liberato mai di quel "tic" della scrittura.
Con l'autore, protagonista narratore di aneddoti esilaranti e spunti dolceamari, saranno presenti i due giornalisti Vincenzo Marannano e Fabrizio Carrera.
Il bar raccontato con il cinismo e il distacco di cui Francesco Massaro è capace, diviene espressione anche di solitudini di personaggi, ognuno con i propri vizi privati e pubbliche virtù.
Cronista per vent'anni di nera e di giudiziaria al "Giornale di Sicilia", dove ha raccontato i fatti di cronaca più importanti a cavallo fra gli anni Novanta e il Duemila, vincitore del Premio "Mario Francese", Francesco Massaro nel 1998 ha fatto una scelta di campo.
Per dieci anni ha vissuto in bilico tra la sua vecchia e nuova vita da proprietario del bar, finché ha deciso di assumersene in pieno la responsabilità. Ma non si è liberato mai di quel "tic" della scrittura.
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