MOBILITÀ
Forse ci siamo, si chiude l'anello ferroviario di Palermo: quali sono le 8 fermate e cosa cambia
Il Consiglio comunale ha approvato un provvedimento che consente la realizzazione della nuova fermata Turrisi-Colonna e la conclusione dell'opera
Il rendering della nuova fermata Turrisi-Colonna, realizzata nell'ambito dei lavori dell'anello ferroviario di Palermo
Ma cos'è l'anello ferroviario e a cosa servirà? Si tratta di una nuova linea metropolitana che collegherà in treno porto e centro città. Committente dei lavori è Italferr spa in nome e per conto di Rfi – Rete Ferroviaria Italiana spa.
L'intervento prevede la realizzazione del proseguimento della linea ferroviaria che, attraverso un percorso sotto le vie Paternostro, Brunetto Latini e Malaspina, va dalla stazione Politeama (in fase di realizzazione) verso l’esistente stazione di Notarbartolo.
Il percorso previsto è circolare (da qui il nome "anello), a binario unico, con 8 fermate, per una lunghezza totale di circa 7 km (Palermo-Notarbartolo, Libertà, Imperatore Federico, Fiera, Giachery, Porto, Politeama e Turrisi-Colonna).
«Si tratta di una importante infrastruttura di trasporto pubblico di massa capace di servire una cospicua area centrale della città, densa di servizi e attività commerciali - spiega l'assessore Maurizio Carta. La nuova fermata Turrisi Colonna, inoltre, concorrerà alla riqualificazione dell’area retrostante la ex Stazione Lolli e, in prospettiva, alla riqualificazione di un ampio tratto di sedime ferroviario fino alla Stazione Notarbartolo con la realizzazione di un parco vegetale, piste ciclabili, zone per lo sport all’aperto che saranno progettate in stretta sinergia con il Comune di Palermo, anche attraverso un concorso di idee, così come ribadito dalla Commissione Urbanistica e votato in Consiglio Comunale».
«Completare l’anello ferroviario e dotare la città di una infrastruttura di mobilità di massa sostenibile sono una priorità della mia amministrazione – ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla – perché consente di raggiungere i principali poli in modo sicuro ed efficiente e di connettere il centro della città con le aree periferiche, con la stazione, il porto e l’aeroporto. Vigileremo con attenzione che i lavori procedano nel rigoroso rispetto dei tempi e metteremo in campo tutte le più opportune azioni di mitigazione e riqualificazione degli spazi interessati dalle opere».
L’approvazione della variante urbanistica da parte del Consiglio comunale evita il commissariamento dell'opera da parte della Regione e consentirà a RFI di bandire la gara entro il termine previsto del 31 marzo per non perdere un finanziamento aggiuntivo di 30 milioni di euro necessari a completare il quadro economico di circa 130 milioni di euro per la realizzazione delle opere ferroviarie legate alla tratta e alla stazione. I lavori saranno consegnati entro fine anno e dureranno circa 4 anni.
«L’approvazione della variante urbanistica - dichiara l’assessore Carta – consente di mettere in campo il completamento di un’opera fondamentale per la mobilità sostenibile consentendo la realizzazione di una tratta che insieme al passante e alle future linee del tram permetterà di offrire ai cittadini valide ed efficienti alternative all’automobile».
La Commissione Urbanistica del Consiglio comunale, presieduta da Antonio Rini, ha previsto anche altri interventi prima non previsti. «Saranno realizzati anche servizi igienici pubblici e, infine, la progettazione e la realizzazione di fondamentali interventi in via Francesco Spallitta e la via Adrian Gian Giacomo» ha aggiunto Rini.
«Anche in questo caso - cobnclude Carta -, in una fertile sinergia con la Commissione Urbanistica e in dialogo con RFI il Comune si assicura la realizzazione delle opere di rigenerazione urbana complementari alle opere ferroviarie contribuendo alla più generale riqualificazione dell’area Lolli-Notarbartolo, sempre più nuova centralità urbana».
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