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Cannabis terapia: ancora tabù per la Sanità, è realtà a Palermo

La cannabis-terapia arriva anche a Palermo: la farmacista Cristina Amodeo spiega come e perché alcune patologie sono curabili con questa sostanza

  • 3 maggio 2017

La dottoressa Cristina Amodeo

Immaginate di vedere vostro padre smettere di tremare dopo anni, vostro figlio che riacquisisce la facoltà motorie, vostra madre che ricomicia a mangiare nonostante l'inappetenza dovuta dalla chemioterapia. Non è un'utopia ma una realtà sempre più concreta grazie alla cannabis terapia.

Agli albori del 2017 è iniziata la distribuzione della cannabis prodotta in Italia da uno stabilimento chimico farmaceutico di Firenze: una scelta storica che sancisce l'uso della cannabis terapeutica.

Quella prodotta a Firenze è una varietà indicata dalla sigla "FM2", con due principi contenuti: il THC e il CBD: il THC è responsabile degli effetti psicoattivi della cannabis, antidolorifici, antinausea, antiemetici, anticinetosici, stimolanti per l'appetito e ipotensivi sulla pressione endooculare mentre il CBC ha invece un effetto antifiammatorio, analgesico,antipsicotivo, anti ischemico, ansiolitico e antiepilettico.
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La cannabis terapeutica è arrivata anche a Palermo: l'Antica Farmacia Amodeo è una delle pochissime farmacie presente in Siclia in grado di realizzare farmaci e preparazioni galeniche a base di Cannabis Sativa, sotto presentazione di ricetta medica.

Le praparazioni galeniche a base di cannabis sono diverse e riescono ad alleviare i sintomi di mallattie come la SLA, il Morbo di Parkinson o controllare la nausea, il vomito e l'appetito nei pazienti sottoposti a chemioterapia.

«Il preparato galenico è un prodotto personalizzato, che tiene conto delle esigenze del paziente, delle sue patologie e delle sue intolleranze». afferma la dottoressa Cristina Amodeo. In laboratorio la Cannabis, proveniente dall'Olanda, viene ripartita in un quantitativo definito e deciso dal medico in cartine di carta oleata o in bustine di plastica inerte.

La Cannabis in questa forma può essere utilizzata per la preparazione di un decotto oppure assunta per via inalatoria con un vaporizzatore. Le preparazioni si allestiscono anche sotto forma di capsule apribili contenenti la cannabis micronizzata e dispersa in malto destrina e anche sotto forma di capsule a diverso dosagio da ingerire.

Un'altra preparazione ancora è il "Cannabis Olive Oil", cioè un estratto oleoso ottenuto da infiorescenze femminili di Cannabis. L'estrazione dei cannabinoidi avviene in olio di oliva FU in quanto i principi attivi della cannabis sono lipofili e si solubilizzano in questi veicoli.

I farmacisti, ogni qualvolta che realizzano un estratto oleoso o alcolico, devono per legge mandare le analisi al Policlinico di Palermo e grazie al CQR (Centro Regionale Qualità Laboratori) e alla dottoressa Di Gaudio oggi è possibile ottenere degli estratti oleosi a base di Cannabis a Palermo.

In Sicilia sono tantissimi i malati che assumono cannabis terapeutica e in farmacia la si trova a prezzi che variano tra i 16 e i 35 euro al grammo. L'uso della cannabis a scopo terapeutico nella nostra regione è possibile dal 2014 e la dottoressa Cristina Amodeo si è fatta portavoce di tutti quei pazienti che non possono permettersi la cannabis terapia insieme anche alla dottoressa Di Gaudio, con cui ha scritto una proposta di rimborsabilità dell'analisi degli estratti.

Quella della cannabiss terapia è una cura che ha pochi effetti collaterali ma che oggi è molto costosa. «C'è molta disinformazione anche da parte dei medici generici e specialisti che non conoscono la normativa vigente» afferma Amodeo.

Sempre secono la legge, i farmacisti hanno l'obbligo di caricare e scaricare la sostanza nel registro stupefancenti e, inoltre, «Il residuo di olio deve essere smaltito, con procedure dettate dall'ASP - continua la dottoressa - Si è cercato di rendere rimborsabile il costo dell'analisi dell'olio per abbassare il costo della terapia mensile ma purtroppo ancora questa iniziativa stagna nel tavolo dell'Assessore. La sua risposta potrebbe non essere positiva».

Siccome non si tratta di un vero e proprio farmaco il Ministero non inserisce la cannabis terapia nell'elenco dei farmici a carico del Sistema Sanitario Nazionale.

In sostanza gli studi scientifici non sono sufficienti per considerare la cannabis un vero e proprio farmaco, eppure per il sistema regionale potrebbe rappresentare un grande risparmio: essendo la Sicilia una ragione a statuto speciale potrebbe prendere delle deciosi più coraggiose e coltivare la cannabis, riducendo così il costo della materia prima che viene importata dall'Olanda.

Da questa vicenda nasce "Disobedienza civile": le rivolte partite da Siracusa e da Catania, città in cui ha sede la Cannabis Cura Sicilia Social Club, associazione che informa malati e medici sulle proprietà della cannabis.

Dato che i costi per la cannabis terapia possono arrivare a cifre esorbitanti, i pazienti hanno deciso di coltivare le piante e prodursi da sè le preparazioni. Come racconta la dottoressa Amodeo «La cannabis oltre i cannabinoidi, contiene un sacco di sostante come i terpeni, responsabili per i diversi odori e sapori dei ceppi di cannabis. I Terpeni in particolare dimunuiscono gli effetti collaterali dei cannabinoidi e ne potenziano anche l'attività».

Allora riproducendo i preparati in modo fai-da-te- si rischia di inceppare in problematiche non indifferenti, perdendo i principali benefici della cannabis. Acquistando la cannabis dal pusher di strada sicuramente si risparmia ma le preparazioni non saranno mai le stesse di quelle acquistate in farmacia.

«Con un farmaco totalmente naturale queste persone si alzano, camminano, ritornano alla loro vita normale. Ovviamente la cannabis terapia viene prescritta quando le terapie convenzionali non fanno più effetto - continua Amodeo - sicuramente è necessaria più informazione e meno disinformazione».

Restando in attesa di risposte da parte dell'assessorato, è arrivato il momento di guardare la cannabis terapia come «una speranza di vita migliore» e abbattere tutti i tabù e i pregiudizi.
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