LIBRI
Sciascia, tra letteratura e giornalismo
Il primo ottobre al Giardino Inglese di Palermo, in una serata umida e precaria, ospiti della Festa dell’Unità e “allietati” dal suono invasivo di una musica popolare siciliana che proveniva dal palco a ridosso della nostra tenda, si è discusso di letteratura e giornalismo. L’occasione è stata la presentazione del libro “Sciascia. Il romanzo quotidiano” (Editore Kalòs, 170 pagine, 14 euro), curato dalla scrittrice Egle Palazzolo. A tenere a battesimo la pubblicazione sono stati Franco Nicastro, presidente dell’Ordine dei giornalisti e Amelia Crisantino, firma di “Repubblica” edizione locale.
Il volume, che si compone di ventuno saggi, scaturisce dagli atti prodotti nel convegno promosso dall’Ordine dei giornalisti un anno fa, in occasione del premio “Mario Francese”, il poco ricordato cronista di “nera” del “Giornale di Sicilia” assassinato dalla mafia. I due relatori, rifacendosi alle analisi critiche della pubblicazione, hanno tracciato per grandi linee i caratteri fondamentali dell’attività giornalistica dello scrittore, frammezzando le riflessioni sugli scritti con delle aperture sul personaggio Sciascia. Un esempio per tutti, il modo schivo, quasi in punta di piedi, con cui egli, si rapportava ai colleghi del mitico “L’Ora”, il giornale dove aveva iniziato la sua particolare battaglia contro il potere costituito. Il legame dell’autore di “A ciascuno il suo” con la carta stampata proseguì poi con altri giornali, ma da rimarcare rimangono le collaborazioni con “La Stampa” e con “II Corriere della Sera” , dove Sciascia fece scoppiare con un celebre articolo la polemica sui “professionisti dell’antimafia”. Questo è il nodo principale che dai suoi articoli diretti e affilati saltava fuori con maggiore forza: la polemica, figlia del suo impegno, e perché no, del suo gusto d’essere un legno storto. Pezzi giornalistici lunghi quaranta righe, intrisi come i suoi romanzi di passione civile, di rigore morale e di ossessione per la verità. A margine della serata, Amelia Crisantino, ma soprattutto Franco Nicastro, hanno dischiuso una finestra alquanto pessimistica sull’odierno giornalismo di approfondimento, e il Presidente dell’Ordine si è rammaricato che quello stesso giorno “Il Giornale di Sicilia” fosse stato l’unico quotidiano siciliano a non aver aderito allo sciopero contro un’informazione sempre più precaria.
"Sciascia. Il romanzo quotidiano" è il terzo volume che il Gruppo editoriale Kalòs dedica alla figura del romanziere di Racalmuto, dopo “Gli anni di Sciascia e Bufalino” e “I sentieri di Sciascia”. Riconosciamo alla piccola casa editrice una particolare affezione nei confronti della memoria ma ci chiediamo allo stesso tempo se in futuro batterà strade alternative dato che quello che attraversiamo si prefigura come un nascente periodo di fermenti sociali e culturali
Il volume, che si compone di ventuno saggi, scaturisce dagli atti prodotti nel convegno promosso dall’Ordine dei giornalisti un anno fa, in occasione del premio “Mario Francese”, il poco ricordato cronista di “nera” del “Giornale di Sicilia” assassinato dalla mafia. I due relatori, rifacendosi alle analisi critiche della pubblicazione, hanno tracciato per grandi linee i caratteri fondamentali dell’attività giornalistica dello scrittore, frammezzando le riflessioni sugli scritti con delle aperture sul personaggio Sciascia. Un esempio per tutti, il modo schivo, quasi in punta di piedi, con cui egli, si rapportava ai colleghi del mitico “L’Ora”, il giornale dove aveva iniziato la sua particolare battaglia contro il potere costituito. Il legame dell’autore di “A ciascuno il suo” con la carta stampata proseguì poi con altri giornali, ma da rimarcare rimangono le collaborazioni con “La Stampa” e con “II Corriere della Sera” , dove Sciascia fece scoppiare con un celebre articolo la polemica sui “professionisti dell’antimafia”. Questo è il nodo principale che dai suoi articoli diretti e affilati saltava fuori con maggiore forza: la polemica, figlia del suo impegno, e perché no, del suo gusto d’essere un legno storto. Pezzi giornalistici lunghi quaranta righe, intrisi come i suoi romanzi di passione civile, di rigore morale e di ossessione per la verità. A margine della serata, Amelia Crisantino, ma soprattutto Franco Nicastro, hanno dischiuso una finestra alquanto pessimistica sull’odierno giornalismo di approfondimento, e il Presidente dell’Ordine si è rammaricato che quello stesso giorno “Il Giornale di Sicilia” fosse stato l’unico quotidiano siciliano a non aver aderito allo sciopero contro un’informazione sempre più precaria.
"Sciascia. Il romanzo quotidiano" è il terzo volume che il Gruppo editoriale Kalòs dedica alla figura del romanziere di Racalmuto, dopo “Gli anni di Sciascia e Bufalino” e “I sentieri di Sciascia”. Riconosciamo alla piccola casa editrice una particolare affezione nei confronti della memoria ma ci chiediamo allo stesso tempo se in futuro batterà strade alternative dato che quello che attraversiamo si prefigura come un nascente periodo di fermenti sociali e culturali
